Autostrade, Toti replica a Pd: “si sbagliano se pensano fare campagna elettorale”

"Lo sa il Pd che il loro ministro De Micheli non ha mai neppure risposto alle nostre numerose richieste di convocazione di una Cabina di regia, inviate per iscritto fin dal suo insediamento?"

Giovanni Toti ufficio Regione Liguria

Genova | Passing the buck. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti replica alla polemica sollevata dal Partito Democratico a seguito delle code e dei disagi registrati oggi sulla rete autostradale ligure. “Se il PD pensa di fare campagna elettorale mettendo in ginocchio i liguri, con il blocco delle autostrade, il taglio dei treni e la soppressione dei voli per Roma, isolando il nostro territorio per poter dare la colpa a Toti, si sta sbagliando di grosso e noi ci opporremo in tutti i modi. I consiglieri del Pd sanno che sulle concessioni autostradali la competenza esclusiva è del loro governo? Un governo da cui lo stesso Pd ligure, evidentemente giudicato incompetente, è stato escluso anche a Roma. Dovrebbe tornare di moda la vergogna, quella che non hanno i consiglieri regionali del Pd che mentono, sapendo di mentire, accusandoci di non occuparci di autostrade”.

Rivolgendosi ai consiglieri liguri del Pd, Toti aggiunge: “Cosa hanno da dire, piuttosto, del loro ministro De Micheli che, competente in esclusiva sulla rete autostradale italiana, solo 8 giorni fa, invitata da noi all’apertura del cantiere per lo scolmatore del torrente Bisagno non ha saputo proferire parola circa i ritardi sulle manutenzioni e il conseguente caos che quei ritardi stanno provocando nella nostra regione e che ha risposto ‘c’è tempo’ a chi le ha chiesto quale sia il soggetto a cui consegnare il ponte di Genova, a poco più di un mese dall’inaugurazione? Lo sanno i consiglieri del Pd ligure – prosegue Toti – che il loro governo, con la parola data dal ministro nel novembre scorso, ha promesso sia un piano straordinario delle infrastrutture per la Liguria e l’avvio della Gronda autostradale entro la fine 2019? Peccato che non ci sia ancora alcuna traccia né del piano straordinario né dei cantieri della Gronda, un’infrastruttura condivisa da tutte le categorie e dai sindacati, passata attraverso decisioni di più amministrazioni comunali e regionali e per la quale sono già state concluse tutte le procedure, espropri compresi. La stessa Gronda che gli stessi consiglieri liguri del Pd oggi stanno affossando in tutti i modi – raro esempio di schizofrenia e incongruenza – pur di ottenere l’accordo a Roma con il Movimento Cinque Stelle in vista di quelle elezioni regionali che stanno cercando di rinviare il più possibile”.

“Lo sanno i consiglieri Pd – prosegue il presidente della Regione Liguria – che il loro governo di fronte al tema ritiro concessioni ha dichiarato che non è problema del loro ministro delle Infrastrutture De Micheli? E infine: lo sa il Pd che il loro ministro De Micheli non ha mai neppure risposto alle nostre numerose richieste di convocazione di una Cabina di regia, inviate per iscritto fin dal suo insediamento? A questo punto – conclude il presidente Toti – se io fossi in loro, avrei il buon gusto di tacere e invece mi tocca anche leggere gli sproloqui che scrivono. Ci fosse almeno un po’ di vergogna”.

Advertisements