Loano, venerdì ultima giornata del festival “Venti di folk”

Venerdì 26 luglio il Premio Nazionale Città di Loano per la Musica TradizionaleItaliana si chiuderà la produzione originale dedicata ai 70 anni dal viaggio in Italia di Alan Lomax, che nel 1954 insieme all’etnomusicologo Diego Carpitella fissò per la prima volta su nastro le musiche di tradizione italiane.

L’ultima giornata del festival “Venti di folk” si aprirà alle ore 18 nel Giardino del Principe con il Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2024, assegnato a musicisti o realtà e operatori culturali che si sono distinti nella promozione e nella diffusione dei suoni della tradizione. Il riconoscimento sarà consegnato ad Anna Lomax Wood, protagonista dell’incontro pomeridiano insieme all’etnomusicologo Sergio Bonanzinga dell’Università di Palermo, in collaborazione con il Centro Studi Alan Lomax (Museo Pasqualino, Palermo). Condurranno l’incontro Ciro De Rosa e Jacopo Tomatis.

Alle ore 21, in Piazza Italia, in anteprima nazionale, si potrà assistere alla produzione originale del Premio Loano Venticinquemila miglia. Il viaggio italiano di Alan Lomax, 70 anni dopo.

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Venticinquemila miglia – come quelle percorse da Lomax su e giù per la nostra penisola – vuole rileggere i materiali raccolti da Lomax e Carpitella nella contemporaneità. Le registrazioni sono state affidate a una all-star di musicisti folk, tutti insieme sullo stesso palco per un’occasione speciale e irripetibile.

La rilettura in musica del viaggio di Lomax non può che partire dalla Liguria con la Compagnia Sacco, espressione polivocale della vivace vita musicale della localitàimperiese attiva dal 1926 che entusiasmò lo studioso americano. Salendo verso nord si arriva alla Valle d’Aosta con i Trouveur Valdotèn, per poi scalare le Alpi fino ai crinali dell’Appennino tosco-emiliano per incontrare l’organetto di Riccardo Tesi e la voce e la chitarra di Maurizio Geri. Si prosegue verso est, dal Veneto Roberto Tombesi (Calicanto), dalla Romagna Stefano «Ciuma» Delvecchio (Bevano Est) accompagnato dalla figlia Adele. Dalla dorsale montana verso meridione, attraversando Umbria, Abruzzo e Laziocon l’organettista Alessandro D’Alessandro, il polistrumentista Giuseppe Moffa, il percussionista Andrea Piccioni e la cantante Gabriella Aiello. Arrivando al Sud, tra Sicilia (dove il viaggio di Lomax ebbe inizio), Puglia, Calabria e Campania (dove il viaggio terminò nel 1955), l’itinerario si ricrea con un formidabile complesso transgenerazionale con la cantante e polistrumentista salentina Rachele Andrioli, il cantante e polistrumentista campano Nando Citarella, il calabrese Peppe Voltarelli e il cantante e cuntatore siciliano Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta edall’etnomusicologo Sergio Bonanzinga, uno degli studiosi cruciali per la valorizzazione contemporanea dell’eredità italiana di Lomax, attraverso l’attività del Centro Studi Alan Lomax di Palermo. Manca la Sardegna dove Lomax non arrivò ma che ha incluso comunque nei suoi dischi. È dunque con la splendida voce di Elena Ledda, che per conoscenza ed espressività meglio rappresenta la relazione tra passato e presente della musica dell’isola sonante, che si chiude il lungo viaggio in musica del Premio Loano.

Tutti i concerti e gli incontri sono a ingresso gratuito. Il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana è nato venti anni fa come laboratorio permanente sulla musica folk, promuove e valorizza la produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana attraverso il coinvolgimento di artisti, etichette discografiche, giornalisti e operatori culturali. È organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari e Marina di Loano, e con il patrocinio di ANCI e Regione Liguria. La direzione artistica è a cura di Jacopo Tomatis, con la collaborazione di Ciro De Rosa, Enrico de Angelis, Lucia Campana, Annalisa Scarsellini e Davide Valfrè. Partner del Premio Loano sono il Premio Andrea Parodi e Folkest.