Vaccarezza in lista FI per Guarnieri: “Nucera e Cangiano? Una mezza alternativa e un salto all’indietro”

di Fabrizio Pinna – “Ci esce un’enciclopedia da questa conferenza Angelo Vaccarezza 2014 01stampa… non è una conferenza stampa, è tutta la campagna elettorale”. È questa la battuta semiseria di Angelo Vaccarezza, già sindaco di Loano e presidente uscente della provincia di Savona, al termine di una conferenza fiume con la quale oggi ha voluto ufficializzare la sua candidatura ad Albenga nella lista di Forza Italia a sostegno di Rosy Guarnieri, i cui 16 nomi completi – a meno di un mese e mezzo dal voto del 25 maggio – continuano tuttavia a mancare all’appello.


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Dopo aver difeso a spada tratta Roberto Schneck dicendosi pronto a candidarsi “a consigliere comunale in una delle liste che lo sostengono” [NdR: vedi Corsara 5/3/2014], perso il braccio di ferro dei giochi interni alle segreterie di partito tra Forza Italia e Lega Nord per il veto posto da Rosy Guarnieri e cambiati dunque precipitosamente gli scenari, la faccia Vaccarezza ha comunque voluto metterla lo stesso, rispondendo positivamente a un appello lanciato qualche giorno fa dalla stessa Guarnieri ai “big” locali di FI [NdR: vedi Corsara 8/4/2014], declinato invece dal suo “antagonista” nel ponente ligure, il consigliere regionale Marco Melgrati, il quale si è chiamato fuori dalle intricate beghe municipali ingaune per le amministrative.

“Due parole voglio dirle su Rosy perché so che molti giocheranno su quello che ci ha portato qui”, ha minimizzato Vaccarezza: “io fuor di dubbio ho ritenuto e ritenevo che Forza Italia avesse l’onere di presentare un candidato. Senza rimangiarmi nulla, com’è mio costume, ritenevo che Roberto Schneck fosse un ottimo candidato e che poteva guidare la coalizione. Nel momento in cui Roberto – per tutta una serie di motivi, sicuramente in un momento in cui non c’era unità all’interno delle varie anime – ha ritenuto di ritirare la sua candidatura, che peraltro mai aveva esplicitato, io non ho avuto più dubbi. In quel momento lì l’unica candidata possibile era Rosy Guarnieri”, come “ha confermato anche un sondaggio fatto dai partiti”.

E la frattura nata con Massimiliano Nucera, ex vice coordinatore provinciale del Pdl, che ha lasciato il partito? A conti fatti irrilevante, ha detto in buona sostanza Vaccarezza, perché “ha presentato solo una mezza alternativa a noi”: “ieri ho sentito la proposta della lista civica che fa riferimento a Nucera, che ha come proprio motto quello di intervenire sull’ordinaria amministrazione… ‘stucco e pittura, bella figura’ come alternativa è un po’ pochino per la città di Albenga”.

Dopo il silenzio totale sulle altre tre liste e candidati a Sindaco delle amministrative ingaune – dei quali “forse Vaccarezza ancora ignora l’esistenza perché non è stato debitamente informato”, ha ironizzato qualcuno – l’altro obiettivo polemico nella conferenza stampa è stato naturalmente il principale schieramento avversario della coalizione di centro sinistra, liquidato però come un “salto all’indietro”: in Giorgio Cangiano “ha trovato un candidato degno, ma che in qualche modo cerca di distrarre gli elettori dal leggere i nomi della lista per vedere che salto indietro è la proposta del Partito Democratico, che va ben più indietro del vecchio PC albenganese”, ha così risolto l’equazione l’ex sindaco loanese.

Ottimista allora per l’esito del voto? Più che altro Vaccarezza si è mostrato pragmatico, mettendo le mani avanti. “Vinceremo, perderemo? Non ci interessa. Rosy ha fatto un manifesto che mi piace tantissimo: ‘chi me lo fa fare?’ Un po’ me lo sono domandato anch’io – chi me lo fa fare di candidarmi ad Albenga? – perché sicuramente saranno tante le critiche e, comunque vada, nessuno dirà che se abbiamo ottenuto un risultato buono è per merito mio, ma se invece ne otterremo uno cattivo sicuramente mi prenderò una quota/parte della sconfitta”. “Ma non mi interessa”, ha glossato Vaccarezza: “la politica è anche militanza, è anche metterci la faccia senza sapere che c’è solo da guadagnare, e qualche volta è stare vicino a degli amici che hanno tenuto in mano la bandiera di Forza Italia e non l’hanno abbandonata e che oggi con coerenza si candidano ad Albenga. E quindi è giusto essere vicini a loro e fare questa battaglia. La vinceremo? Bene, per noi e per Albenga. La perderemo? Non smetteremo di fare politica”.