A Sanremo il podio più titolato della storia

Non era mai successo nella storia del ciclismo che il podio di una Classica Monumento presentasse in un colpo solo 18 maglie iridate. E’ successo quest’anno alla Milano Sanremo dove ieri il vincitore Mathieu Van der Poel (nipote di Raymond Poulidor che vinse la Sanremo 62 anni or sono) ha all’attivo 6 titoli mondiali; Filippo Ganna, il secondo ne ha ben 8 ed il terzo classificato Wout Van Aert 4.

Sul traguardo di Via Roma è transitato per primo con una quindicina di secondi di vantaggio un grande Van der Poel, che fa felice l’ Olanda, ma per l’Italia tutti in piedi per Filippo Ganna che conclude al secondo posto una classicissima di primavera che rappresenta per lui l’ingresso in una nuova dimensione: oltre che uomo del cronometro da oggi è anche un uomo da classiche. Gli sconfitti di giornata sono Wout Van Aert, che si consola conquistando l’ultimo gradino del podio, e Tadej Pogacar solo quarto dopo che la sua squadra aveva fatto selezione sulla Cipressa e sul Poggio e Trentin gli aveva fatto pure il buco quasi al termine della salita del Poggio.

“Una vittoria speciale in una gara speciale- ha detto Van der Poel dopo l’arrivo- un traguardo su cui tutti vogliono trionfare. Non mi stavo nascondendo alla Tirreno-Adriatico, non ero sullo stesso livello degli altri. Con il team ci siamo allenati bene in settimana e oggi i miei compagni di squadra hanno fatto un lavoro eccellente. Festeggeremo a dovere questo splendido risultato”. Un po’ amareggiato per aver sfiorato il successo Filippo Ganna: “Ho perso una grande occasione, quando è partito Van der Poel non sapevo se avrei potuto tenere, così sono stato su Pogacar e su Van Aert. Il secondo posto è però un ottimo risultato. Ci riproverò. Ora mi preparerò per la Roubaix”.

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Tornando a Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck), l’ olandese ha vinto la 114a edizione della Milano-Sanremo, la prima Classica Monumento della stagione, dopo aver attaccato lungo l’ascesa del Poggio, dove in testa erano rimasti solo i primi quattro poi giunti al traguardo prima degli inseguitori che sono stati battuti in volata da Kragh Andersen. A parte l’exploit di Ganna, magro bottino per gli italiani: tra i primi venti si sono piazzati solo Ballerini e Trentin…un po’ poco per i nostri colori.

Questo l’ordine d’arrivo: 1) Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) – 294 km in 6h25’23” alla media di 45.773; 2) Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) a 15″; 3) Wout Van Aert (Jumbo-Visma); 4) Tadej Pogacar (UAE Team Emirates); 5) Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck) a 26″; 6) Pedersen (Trek Segafredo); 7) Powless (EF Education); 8) Mohoric (Bahnrein Victorius); 9) Turgis (Total Energies); 10) Stuyven ( Trek Segafredo); 12 Ballerini (Soudal Qick Step) a 32”; 19) Trentin (UAE Team Emirates).