Alassio, pattuglie in borghese per la difesa del decoro urbano

Pattuglie in borghese di agenti di Polizia Municipale di Alassio da qualche giorno sono attive sul territorio cittadino. Due gli obbiettivi principali, quello di arginare l’errato conferimento dei rifiuti e quello di ovviare a una conduzione degli animali da affezione contraria alla norma.

Il giro di vite arriva su deciso input da parte del sindaco Marco Melgrati, che dal proprio insediamento, in stretta collaborazione con il Comandante della Polizia Municipale di Alassio, Francesco Parrella, ha avviato una revisione del Regolamento di Polizia Urbana, segnatamente al tema del decoro urbano e dell’immagine pubblica della città.

“Negli ultimi mesi – spiega lo stesso Melgrati – abbiamo cercato di inasprire sanzioni e controlli perché la pazienza ha raggiunto il limite. Per andare incontro all’utenza abbiamo anche provato a lasciare i cassonetti e le isole aperte ad agosto e settembre. Ciononostante si continuava ad abbandonare i sacchi in strada. Vergognoso! Significa che non c’è la volontà di rispettare le regole. Ma per pochi che continuano con comportamenti indecorosi, non possono essere penalizzati i molti che invece hanno fatto proprio il sistema di raccolta di differenziata”.

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“Negli ultimi mesi – entra nel dettaglio il Comandante Parrella – extra codice della strada sono stati quasi duecento i verbali elevati dalle pattuglie destinate al controllo del centro storico e delle passeggiate sia in divisa che in borghese con obbiettivi specifici di difesa decoro urbano.  Tra questi 90 proprio in ragione della tutela del decoro urbano e dell’immagine pubblica della città, e 64 in tema di contrasto alla mendicità e al bivacco, alle esibizioni non autorizzate, al divieto di dormire sulle panchine o nei giardini…. Sono invece 43 i provvedimenti sull’errato conferimento dei rifiuti e 14 quelli per la conduzione dei cani. A queste si aggiungono quelle sull’occupazione del suolo pubblico sia dei cantieri, sia dei dehors”.

“Non è certo il bilancio dell’attività dell’estate – specifica Parrella – molto più vasta in termini di numeri e settori. Ma quella di pochi mesi, dalla seconda meta di agosto ad oggi. Un quadro su cui occorre riflettere e intervenire, avviando, come è stato fatto, compatibilmente con il personale a disposizione, una capillare attività di controllo su quella parte di città maggiormente sensibile”.