Sabato 2 ottobre, viene celebrata la Giornata internazionale dell’Educatore professionale, iniziativa voluta dall’AIEJI (Associazione degli Educatori nel mondo). Professione sociale e sanitaria sempre attenta e sensibile ai bisogni delle persone più fragili della comunità. «Come Commissione di albo degli Educatori professionali, afferente all’Ordine TSRM e PSTRP, di Genova, Imperia e Savona, vogliamo esprimere tutta la nostra riconoscenza e gratitudine ai colleghi che ogni giorno svolgono con passione il proprio lavoro nel settore pubblico e privato, sostenendo i pazienti e i loro familiari» afferma il dott. Mario Saiano, Presidente della Commissione di albo degli Educatori professionali liguri.
Il Decreto del Ministero della sanità, 8 ottobre 1998, n. 520, delinea tale figura come il Professionista sociale e sanitario che, attraverso interventi educativi e riabilitativi, cura il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale delle persone in difficoltà nel contesto di vita quotidiana. Questa professione lavora all’interno dei servizi sanitari, sociali, socio-sanitari e socio educativi e accompagna la persona in un percorso di cura e riabilitazione attraverso la relazione. Una buona relazione, per l’educatore, non è improvvisazione. Servono competenze specifiche di alta rilevanza, basate su evidenze scientifiche e su una formazione continua al fine di garantire le migliori prestazioni sanitarie previste in un sistema di accoglienza, valutazione e intervento.
«L’importanza della Giornata internazionale consiste nell’evidenziare le linee essenziali della professione, ponendo al contempo una riflessione scientifica e culturale sull’Educatore che ogni giorno, si interfaccia con un’equipe multidisciplinare e pone gli obiettivi minimi ed essenziali per il raggiungimento del maggior grado di autonomia e benessere psico-fisico della persona di cui ci si prende cura» conclude il dott. Saiano.