“Negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni di violenza da parte di organizzazioni neofasciste. Con questa proposta di legge vogliamo migliorare le attuali normative, che sono farraginose e spesso inapplicate. Il provvedimento è in questo senso affine al ddl Zan come intenti, seppure sia concentrato su altri temi. Il problema in questi casi è la spiegazione del testo, perché quando avviene è quasi naturale essere favorevoli”. Lo dice il deputato di Leu, Luca Pastorino, illustrando la pdl di cui è firmatario, calendarizzata in commissione Giustizia alla Camera e presentata oggi in conferenza stampa a Montecitorio, insieme al deputato di Leu, Federico Conte, e all’ex parlamentare, Andrea Maestri.
“L’obiettivo – aggiunge Pastorino – è quello di arrivare a un’approvazione entro la legislatura. Auspico che la fase di audizione possa iniziare entro poche settimane. Intanto, la nostra volontà è quella di far conoscere nei dettagli la proposta. Io vengo dalla Liguria e ciclicamente, a La Spezia, si verificano episodi di aggressione solo perché qualcuno indossa una maglia antifascista o per il colore della pelle”.
Federico Conte, invece, spiega: “La proposta di legge dal punto di vista politico culturale si ispira ai principi costituzionali. La norma è ambiziosa: vuole colpire in forma organizzata gruppi e i partiti fascisti. In qualità di relatore valuterò i rilievi di ogni gruppo, che prenderò in considerazione, per arrivare a un testo base”. Infine, Andrea Maestri sottolinea: “Dall’attentato di matrice fascista, compiuto da Luca Traini a Macerata, ci sono stati numerosi atti con movente neofascista. I dati ci tratteggiano un quadro molto preoccupante, in Italia e in Europa. Il cuore di questa proposta di legge è la possibilità di scioglimento e di confiscare i beni delle organizzazioni, che commettono reati di matrice fascista e discriminatoria”.