Da Giovanni Pazzano una mappa storica di Alassio

Giovanni Pazzano mappa storica di Alassio

Decoratore, disegnatore e cartografo, Giovanni Pazzano ha disegnato la pianta di Alassio con tutti i nomi con cui i vecchi alassini avevano indicato luoghi, strade, curve, rii e prati. “La storia di ogni paese è celata anche nei nomi che gli abitanti hanno attribuito nel tempo ai suoi luoghi. La memoria di ciò risiede solo nella conoscenza dei nostri anziani ed è necessario preservarla attraverso una mappa che individui questi luoghi. Per questo motivo ho avviato un progetto cartografico mirato proprio alla salvaguardia dei toponimi. E l’ho fatto cominciando a realizzare le mappe storiche del mio territorio”.

Il progetto di Giovanni Pazzano, decoratore, disegnatore e cartografo, è così riassunto in poche righe sul suo sito dove raccoglie un portfolio di mappe che dall’Europa e dall’Italia dell’anno Mille entra nel dettaglio delle realtà locali liguri affondando la sua ricerca forse anche più lontano nelle pagine del tempo. L’ultima nata dalla ricerca storica di Giovanni Pazzano è la ricostruzione storica della cartina di Alassio. “Alassio. E non è un caso che manchi Caso. È mia intenzione farne una mappa a sé – spiega dalla sua pagina facebook – Naturalmente senza lo straordinario lavoro di ricerca toponomastica svolto da Nino Lamboglia, all’ età di 20 anni, la mia Carta Storica sarebbe stata impossibile”.

“Ringrazio Gianni Croce – prosegue – per i suoi scritti e per le bellissime e divertenti chiacchierate. Domenico Rapa per il suo lavoro specifico su Moglio e non solo, Bruno Schivo, Carlo Cavedini, il Maestro Giovanni Puerari, Elio Bruno e Salvatore Concas, Emilio Grollero; il fotografo del progetto Roberto Alfredo Oliva, i copisti di Copyservice2000 e la Tipografia Bacchetta, per la pazienza. Alla prossima!”

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«Un’opera straordinaria – il commento di Angelo Galtieri, Vicesindaco e Assessore al Turismo del Comune di Alassio – davvero frutto di una ricerca incredibile. Mi sono perso nel rileggere tutti i nomi con cui i “vecchi alassini” avevano indicato strade, curve, rii, prati…” Origini calabresi, ma alassino di nascita, Galtieri sottolinea la sua passione da sempre per il dialetto locale e la sua conoscenza di luoghi e tradizioni alassine “ho trovato nomi che avevo dimenticato. Un’opera davvero unica».