Appello del sindaco di Albenga: “Il Santa Maria di Misericordia deve rimanere un ospedale pubblico”

Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis
Nella foto: il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis

Si aprono possibilità per rivalutare l’assetto sanitario regionale? Dopo una generica apertura del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti alla possibilità di rivalutare la gestione pubblica dell’ospedale di Cairo Montenotte, il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis lancia un appello anche per riproporre il caso dell’ospedale ingauno Santa Maria di Misericordia.

«In quest’ultimo anno, a causa dell’emergenza Covid-19, le condizioni sanitarie del nostro Paese sono decisamente cambiate. Ci siamo resi ancor più conto dell’importanza dei posti letto e della sanità pubblica. Il “modello Lombardia” ha, infatti, mostrato tutte le sue fragilità e, per questo, credo che oggi non sia più un esempio da seguire. Per quanto riguarda il nostro territorio, come ho sottolineato più volte, l’ospedale Santa Maria di Misericordia ha assunto un ruolo fondamentale durante l’emergenza sanitaria. Ci ha reso orgogliosi di questo importante presidio divenuto punto di riferimento nell’intero comprensorio. Credo che questo non sarebbe stato possibile se fosse stato gestito dai privati».

Oltre alle considerazioni determinate dall’emergenza sanitaria molti altri punti inducono il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis a battersi per mantenere il Santa Maria di Misericordia pubblico: «Vi sono anche molte altre considerazioni che devono essere valutate per questa scelta. All’ospedale di Albenga fa capo un bacino di utenza che va molto al di là degli abitanti albenganesi. Si parla di circa 80 mila persone che in estate si moltiplicano esponenzialmente. Dobbiamo garantire loro un servizio che abbia quindi tutti quei reparti indispensabili alle esigenze primarie degli utenti (spesso, specie nella nostra Regione si tratta di persone anziane con le patologie legate all’età). Questa esigenza diventa ancor più rilevante se consideriamo il problema legato alle infrastrutture del nostro territorio nel quale spesso bastano pochi minuti di forti precipitazioni per avere enormi difficoltà alla viabilità. Durante il periodo estivo poi, questa criticità diventa cronica rendendo un’odissea percorrere quei 15 km (che diventano molti di più se pensiamo a tutte le località dell’entroterra che hanno come punto di riferimento Albenga) che ci separano dall’Ospedale Santa Corona».

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«Naturalmente l’Ospedale di Albenga può essere complementare a quello di Pietra Ligure, ma è indispensabile che il Santa Maria di Misericordia resti un ospedale pubblico in grado di soddisfare le esigenze dei nostri pazienti. La salute è un bene primario e fondamentale. Dobbiamo sempre tenerlo a mente. Abbiamo appreso dell’apertura da parte del presidente Toti a rivalutare l’affidamento della gestione dei nostri ospedali ai privati, per questo rivolgo a Lui un appello rendendomi disponibile a ragionare insieme affinché anche l’ospedale di Albenga rimanga pubblico».