Regione Liguria, Scajola e Russo: per i balneari necessarie risposte chiare dal Governo

Mare al tramonto

Genova | “Pretendiamo risposte dal Governo, è necessario che arrivino riposte chiare, e certezze, sulla validità della legga 145 del 2018, che prevede l’estensione delle attuali concessioni demaniali al 2033” dichiara l’assessore al Demanio marittimo Marco Scajola, coordinatore nazionale degli assessori regionali competenti, in vista della prossima riunione tra Governo e Regioni.

“Per noi regioni la legge è assolutamente valida e da applicare. Il 17 dicembre è in programma la Conferenza Unificata Governo – Regioni: è l’ultima chiamata prima della fine dell’anno per poter dare risposte alle 35 mila imprese balneari italiani che vivono una situazione di difficoltà. È necessario che il Governo si esprima in modo univoco”.

“Ancora ieri – aggiunge Scajola – abbiamo formalmente chiesto, tramite la Presidenza della Conferenza delle Regioni, che il tema venga trattato, ma non abbiamo ancora ricevuto conferme in merito, e non sappiamo quindi se l’argomento sarà inserito all’ordine del giorno. Le regioni, e tutte le imprese sul territorio nazionale, pretendono risposte anche alla luce della contestazione da parte dell’Unione europea proprio sulla legge varata nel 2018”.

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La consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Veronica Russo, nel merito ha presentato oggi in Consiglio un ordine del giorno chiedendo al presidente Toti e alla giunta a farsi promotore, nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, di proposte ed osservazioni volte a sostenere le giuste deroghe a tutela del comparto. “Il 31 dicembre – dice la consigliera – è alle porte e i balneari non sanno cosa fare. La legge di Bilancio 2019, che estende fino a tutto il 2033 le loro concessioni, è valida oppure no? Il Governo come al solito manca di chiarezza e lascia nell’incertezza una categoria economica che vede quasi 7 mila stabilimenti balneari in Italia di cui ben 800 in Liguria”.

“È palese che ci sia un contrasto tra la legge 145 del 2018 e la direttiva Bolkestein che, ricordiamo, sia il Consiglio di Stato che la Cassazione hanno dichiarato illegittima per contrarietà al diritto comunitario. Nonostante ciò, la Commissione Europea si ostina a difendere la direttiva minacciando l’Italia di pesanti provvedimenti se non la rispetterà – puntualizza la consigliera – Con l’applicazione della Bolkestein a partire dal 1° gennaio 2021 molti concessionari del demanio marittimo e delle acque interne potrebbero incorrere nei reati di occupazione abusiva del demanio marittimo ed abuso edilizio”.

“Inoltre essa creerebbe un gravissimo danno ad un comparto strategico per l’economia ligure, già duramente colpito dall’emergenza pandemica che ha imposto pesanti restrizioni obbligando i balneari a dotarsi di costose misure di prevenzione e protezione a tutela dei bagnanti e dei consumatori. C’è il concreto rischio – conclude Veronica Russo – che si metta nella condizione di non riuscire ad affrontare la stagione balneare 2021 con la conseguenza che diversi tratti di costa ligure potranno rimanere interdetti al pubblico: un danno inquantificabile per una una regione che vive di turismo”.