Maltempo, Rotta: “Cambio di passo contro il dissesto idrogeologico”

La presidente della Commissione Ambiente: “Il nodo vero è mettere in grado gli enti pubblici, locali, regionali e nazionali. di poter presentare in maniera celere e certa progetti esecutivi e cantierabili”.

Airole strada crollata

Roma / Genova | “È evidente che la drammatica emergenza che il maltempo pone di nuovo di fronte a noi ci impone una seria riflessione sia sull’ oggi, sia sul futuro” così la Presidente della Commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta (Pd), interviene sul dissesto idrogeologico che ha prodotto nuovi disastri e nuove vittime in tante parti d’Italia.

“Nello specifico – spiega Rotta – è positivo che il governo abbia immediatamente deciso di muoversi per sostenere le aree e le regioni colpite dal maltempo. Così come è significativo che il Parlamento abbia già deciso che delibererà le necessarie risorse per il risarcimento dei danni nel luoghi colpiti dal maltempo che non sono ricompresi nel monte spesa per la fase emergenziale. Quello che però ci serve adesso è un decisivo cambio di passo per uscire definitivamente dalla logica emergenziale”.

“Il nodo vero – aggiunge la presidente – è mettere in grado gli enti pubblici, locali, regionali e nazionali. di poter presentare in maniera celere e certa progetti esecutivi e cantierabili. Troppo spesso notiamo, anche dai rilievi della Corte dei Conti, una preoccupante discrepanza fra le risorse disponibili e le risorse effettivamente spese e spendibili. Dobbiamo quindi costruire un sistema virtuoso in cui gli investimenti pubblici messi a disposizione siano effettivamente utilizzabili e non rimangano solo sulla carta. Questa scelta politica fa fatta ora, senza ritardi o incertezze, perché ci troveremo ad affrontare una situazione eccezionale anche grazie alle ingenti risorse che arriveranno dall’Unione Europea con il Recovery Fund”.

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“Progetti seri, piani certi, chiarezza nelle responsabilità e assoluta concretezza – conclude Rotta – sono le misure di cui abbiamo assoluto bisogno qui e ora, perché abbiamo di fronte a noi una grande occasione per attivare finalmente interventi strutturali volti non solo a mettere in sicurezza il nostro Paese, ma anche a disegnare un nuovo modello di sviluppo basato sul rispetto dell’ambiente”.