Fase 2, Melis e Tosi (M5S): “Ordinanza Liguria in contrasto con Dpcm; adottare procedure comuni, senza fughe in avanti”  

"È evidente che Toti, emanando un'ordinanza 2 ore prima della conferenza del Presidente del Consiglio, ha volutamente forzato la mano con lo scopo di creare attrito tra Governo e Regione”

Fabio Tosi

Genova | “Vanno adottate procedure comuni e senza fughe in avanti” sostengono i consiglieri regionali del M5S Andrea Melis e Fabio Tosi che contestano le determinazione dell’Ordinanza n. 22 firmata ieri dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, più o meno in contemporanea all’ultimo Dpcm presentato domenica dal presidente del Consiglio Conte.


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“Anche questo DPCM, come il precedente, consente alle Regioni misure più restrittive ma non il contrario” afferma il consigliere regionale Andrea Melis (M5S): le Regioni, come ha giustamente ricordato anche sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Roberto Traversi, potranno sì apportare alcune modifiche, ma non in contrasto con quanto deciso dal Governo e con la strategia messa in atto a livello nazionale. E quella di Toti è chiaramente un’ordinanza non legittima che creerà un problema importante alle Prefetture e tutte le forze dell’ordine, che si troveranno a gestire casi di cittadini “autorizzati” a fare cose dalla Regione ma non dal Decreto. Le attività che Toti mette nell’ordinanza regionale anticipano di 7 giorni le previsioni del decreto del Presidente Conte, come l’asporto e l’attività motoria che sarà sì più estesa rispetto ad oggi, ma a partire dal 4 Maggio; altre, semplicemente le ripete (si poteva già andare in moto in due, purché con il proprio convivente: basta leggere le FAQ del Ministero dell’Interno)”.

Andrea Melis

“Perché – prosegue il consigliere Melis – Toti anticipa cose che saranno avviate fra 7 giorni? Perché Toti si lamentava che i Decreti di Conte arrivavano all’ultimo e ora che è arrivato con 7 giorni di anticipo, lui 2 ore prima emmette un’ordinanza pasticciata e illegittima? Toti sa che i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri non consentono alle Regioni misure che allentano i provvedimenti, ma tutt’al piu permette misure che li restringono per ragioni appunto emergenziali? Toti ha valutato le difficoltà che pone alle Prefetture e le Questure per dirimere questa confusione creata evidentemente ad arte? In una situazione emergenziale senza precedenti, sarebbe bene che le istituzioni e nello specifico Toti non facessero ordinanze in contrasto, firmandole 2 ore prima dei Decreti ministeriali: il Presidente di Regione Liguria era in riunione con il Governo nella stessa giornata e ovviamente non poteva non sapere. Quanto fatto ieri non è politica. Tutti vogliamo ripartire, tutte le aziende devono ripartire, ma non giocando a chi fa prima, semmai a chi fa meglio”.

“È evidente che Toti, emanando un’ordinanza 2 ore prima della conferenza del Presidente del Consiglio, ha volutamente forzato la mano con lo scopo di creare attrito tra Governo e Regione” dichiara anche il consigliere regionale Fabio Tosi: “Il tutto in un’ottica di perenne campagna elettorale. Questa scelta, come è evidente, non porta nessun tipo di vantaggio ai nostri concittadini e titolari di impresa, semmai genera solo confusione. L’ordinanza di Toti va corretta: è sbagliato scavalcare il DPCM. Scelta che il Governatore ha operato volendo, come al solito, far credere di essere più furbo e più bravo degli altri. Ma questa non è una gara. Anzi, è un comportamento irresponsabile che genera soltanto caos e confusione e rischia di minare sempre più la fiducia dei cittadini verso le istituzioni”,

“Sia chiaro: qui nessuno vuole che le attività restino chiuse e non lavorino, ma è altrettanto evidente che le scelte fatte dal Governo sono state prese in base al quadro sanitario nazionale, che ancora oggi risulta critico. E, stando agli ultimi dati, critico lo è soprattutto il quadro sanitario della Liguria: se il numero dei contagiati continua ad aumentare è da irresponsabili non aspettare il 4 maggio, data che era già stata chiaramente indicata dagli altri DPCM”, conclude Tosi.