Alassio | In questi giorni si è
fatto forte il grido di allarme del personale medico attivo presso
gli ambulatori, gli studi dei medici di base e i centri medici
letteralmente presi d’assalto. Il Comune di Alassio sta cercando di
sollecitare la Regione Liguria perchè si attivi nel consentire di
attivare la dematerializzazione delle ricette mediche.
“L’Asl2
savonese – ha ricordato recentemente Francesco Bogliolo
responsabile di Alassio Salute – ha varato tutta una serie di
misure quali l’introduzione degli accessi calmierati negli
ambulatori, la chiusura del sistema di prenotazione dei Cupa (dalla
quale restano ovviamente escluse le urgenze) o ancora l’interruzione
dell’attività ambulatoriale, della diagnostica non d’urgenza e
dell’attività intramoenia. Tutto questo al fine di ridurre il
numero di accessi nelle strutture sanitarie della provincia e di
limitare questi ultimi soltanto ai casi di emergenza o di
coronavirus. Nei centri salute e negli studi dei medici di famiglia,
invece, continuiamo a vedere affluire pazienti che chiedono la
ripetizione delle ricette per le patologie croniche. Ogni giorno
riceviamo per questo motivo fino a 500 pazienti”.
“Si fa tanto parlare di smart work – aggiunge Angelo Galtieri, vicesindaco di Alassio – e questo è proprio uno di quei settori in cui sarebbe vitale poterlo introdurre da subito. Per questo stiamo sollecitando l’Assessore Viale della Regione Liguria perchè si attivi immediatamente in questo senso. Anche perché il continuo afflusso di pazienti negli ambulatori costituisce un rischio non da poco per i pazienti stessi e per tutto il personale sanitario”.
La dematerializzazione delle ricette e la loro domiciliazione presso le farmacie consentirebbe di bypassare tutta la procedura di richiesta e ritiro delle ricette. Queste possono essere inviate con un semplice “click” direttamente dal terminale del medico alla farmacia indicata dal paziente eliminando completamente la necessità di incontro vis-a-vis tra paziente e medico. Al momento, però, questa possibilità è del tutto esclusa. “È urgente intervenire – ribadiscono dall’Amministrazione Comunale alassina – per evitare il collasso di Alassio Salute e di tutti gli ambulatori medici del nostro territorio. Occorre avviare in tempi rapidi e non più procrastinabili il confronto tra i sindacati dei medici di base e quello delle farmacie per avviare un protocollo operativo che possa aiutare a decongestionare i nostri primi presidi medico-sanitari”.