Vertenza lavoratori della ristorazione nelle strutture sanitarie, Linea Condivisa: “la giunta revochi il bando della vergogna”

Presentazione in Regione Liguria di Linea Condivisa

Genova | Stamane in consiglio regionale, protesta dei lavoratori degli appalti per la ristorazione nelle strutture sanitarie della Liguria. «Severamente contestata l’Assessore Viale. Linea Condivisa e opposizioni si affiancano alle richieste di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UilTucs e chiedono il ritiro del nuovo bando di gara che non prevede la clausola sociale per tutti i 250 lavoratori attualmente impiegati»: «Un bando da 158 milioni di Euro, sul quale ancora una volta registriamo un atteggiamento negativo da parte dell’assessore Viale. Un bando pubblicato sotto Natale: sarà un caso? E senza una vera concertazione con le organizzazioni sindacali, e in cui non è prevista la clausola sociale per tutti i 250 lavoratrici e lavoratori impiegati da anni nel settore. Dopo anni di proroghe viene aggredito il livello occupazionale. Superficialità procedurale o precisa scelta politica del centrodestra? – denunciano il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino e il vicecapogruppo Francesco Battistini -. Una vergogna senza precedenti, uno schiaffo in faccia a lavoratori che percepiscono stipendi molto bassi. Peggio ancora: l’assessore prima nega la realtà, affermando di non aver escluso la clausola sociale per tutti i lavoratori, dopodiché, di fronte alle legittime contestazioni, abbandona l’aula. Messa alle corde, la giunta dimostra di non reggere il confronto e fugge».

«Come Line a Condivisa chiediamo l’immediata revoca del bando di gara, la ripresa del dialogo con le parti sociali, l’emanazione di un nuovo bando che tenga conto della difesa occupazionale per tutti i dipendenti oggi impiegati nel settore, e quindi il rispetto dei CCNL firmati dalle principali organizzazioni sindacali – evidenziano Pastorino e Battistini -». La discussione si sposta a porte chiuse; al termine alcuni spiragli positivi. «Prendiamo atto: questa mattina la discussione con i sindacati è finalmente partita, ma il vulnus resta: fino ad oggi le parti sociali sono state escluse. Quest’oggi il sindacato ha offerto un quadro coerente: altre amministrazioni pubbliche hanno utilizzato questi criteri nelle proprie gare, perché stavolta, improvvisamente, non si può fare? – concludono Pastorino e Battistini -. Ribadiamo la richiesta di ritiro del bando e chiediamo formalmente che sia subito convocato un confronto con le parti sociali. Se tale confronto non ci sarà, la prossima volta saremo ancora a fianco della protesta dei lavoratori».