Savona, Italia Viva: “gestione disastrosa della sanità della Giunta Toti”

Raffaella Paita

Savona / Genova | “La gestione disastrosa della sanità della Giunta Toti è da tempo sotto gli occhi di tutti” affermano in una nota congiunta Raffaella Paita (Italia Viva Camera dei Deputati), Barbara Pasquali (Capo gruppo Consiglio comunale Savona) e Matteo Calcagno (Coordinatore Provinciale Italia Viva).


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“La situazione nella quale versa il servizio sanitario è così tragica, perché il centro destra che governa la Regione non è stato in grado in questi cinque anni di programmare un sistema più efficiente per le nostre Asl. Addirittura siamo arrivati al punto di dover chiudere dei servizi per non aver saputo organizzare il personale medico ospedaliero. Infatti, è notizia di questi giorni che a Pietra Ligure manchino i medici anestesisti. Per questo motivo l’ospedale Santa Corona ha dovuto chiudere le sale operatorie, a turno, per 45 giorni complessivi. Ma se Sparta piange, Atene non ride. Anche l’Ospedale San Paolo di Savona è sotto organico per quel che  riguarda il numero degli anestesisti in forza (si parla addirittura di 8 unità mancanti) e stiamo parlando dell’ospedale del capoluogo di provincia”.

“Non solo mancano gli specialisti – proseguono i referenti di Italia Viva – ma non vengono nemmeno sostituiti i macchinari  e gli strumenti sanitari. Basti pensare allo scandalo dei pazienti oncologici del San Martino, trasportati all’Ospedale San Paolo di Savona in pullman per effettuare la radioterapia, perché al nosocomio genovese i macchinari sono  obsoleti e non è stata decisa per tempo la loro sostituzione. Centinaia di posti di lavoro nella sanità ligure sono andati persi proprio negli ultimi cinque anni e non saranno recuperati. Inoltre anche il livello dei servizi sul territorio si è profondamente indebolito”.

“Un quadro davvero preoccupante, la cui responsabilità è in capo a Toti e alla sua squadra di governo, totalmente incapaci di avere una visione lunga e di efficiente programmazione sui principali problemi della sanità ligure. A pagare le conseguenze di un comportamento così scellerato sono solo gli ammalati ed è questa la parte più drammatica di tutta la vicenda. Una amministrazione regionale si misura sulla qualità del suo sistema sanitario: possiamo proprio dire con certezza che questa ha proprio fallito” concludono Raffaella Paita, Barbara Pasquali e Matteo Calcagno.