Sanità Valbomida, Ardenti (Lega) replica a Righello / Lunardon (Pd)

“Le loro mozioni in Comune a Cairo e in Regione Liguria - sostiene Ardenti - sugli interventi necessari per garantire le urgenze e i servizi in Val Bormida, arrivano tardi"

Paolo Ardenti Consigliere Regione Liguria

“La gestione di un ospedale che sia privata, convenzionata o pubblica interessa a pochi. La maggior parte dei cittadini vuole che un ospedale funzioni” è la replica del vice capogruppo regionale Paolo Ardenti (Lega) ai consiglieri del Gruppo Pd Giovanni Lunardon e Mattia Righello. “Le loro mozioni in Comune a Cairo e in Regione Liguria – prosegue Ardenti – sugli interventi necessari per garantire le urgenze e i servizi in Val Bormida, arrivano tardi. L’assessore Sonia Viale li ha preceduti con i fatti, come sempre. E, come sempre, loro si sono dimostrati bravi solo a parole. Infatti, già domenica pomeriggio la rete d’emergenza con il Piemonte era attiva e una seconda automedica era stata già posizionata sul nostro territorio a supporto dell’ospedale. Da domenica a questa mattina gli equipaggi delle due automediche hanno fatto 20 interventi: 1 trasporto all’ospedale di Ceva, 1 al San Paolo di Savona, 1 al Santa Corona di Pietra Ligure, 17 verso l’ospedale di Cairo ( di cui due poi trasferiti a Savona) e nessun paziente è stato messo in pericolo per mancanza di pronto intervento”.


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“Se consideriamo che nei piani di Burlando e Paita e quindi del Pd, il Dea di secondo livello di Pietra Ligure doveva essere trasferito al nuovo Felettino di La Spezia (lasciando sguarnito tutto il Ponente che per le urgenze gravi avrebbe dovuto guardare al San Martino di Genova) e in provincia di Savona sarebbero dovuti rimanere due soli ospedali, si può affermare tranquillamente che, area disagiata o no, la Val Bormida avrebbe perso il suo ospedale perché, sicuramente, Cairo non sarebbe stato tra i due ospedali sopravvissuti, con l’unica prospettiva di essere trasformato in RSA. Se ogni ligure dovesse pensare alla Val Bormida o alla nostra regione come area disagiata (immagine che purtroppo oggi dopo le vicende dei viadotti autostradali è quantomeno realistica) sono convinto che vedrebbe nel Pd il maggior responsabile di questa situazione. Pertanto, visto che loro hanno contribuito più di tutte le altre forze politiche a rendere disagiato il nostro territorio, ora lasci a noi il compito di rimettere in piedi i nostri ospedali. Inoltre, si diano da fare concretamente e vadano a Roma a chiedere ai ministri del loro Governo più medici (in particolare anestesisti) per gli ospedali e risorse per la ricostruzione. Oggi Regione Liguria ha stimato 450 milioni di danni per l’ultima ondata di maltempo. Finora il Governo ne ha promessi solo 9 e non ha fatto praticamente nulla. Invece, occorre subito un piano straordinario per la Liguria” conclude Ardenti.