La Fionda di Albenga e don Ciotti contro lo sfruttamento e la tratta degli esseri umani

Albenga. La serata del 22 marzo scorso ha regalato al pubblico del Teatro Ambra di Albenga emozioni fortissime. La consegna della Fionda 2019 da parte di Antonio Ricci a don Luigi Ciotti ha segnato uno dei momenti più alti nella storia del Premio ideato dai Fieui di caruggi, un riconoscimento nato come una goliardata ed oggi ambitissimo, capace di toccare oltre ai temi dell’ ironia e della satira argomenti importanti della nostra epoca: l’ambiente, l’informazione, il lavoro, il femminicidio, il disagio sociale. Don Ciotti – presentatosi come “noi” e non come “io” – ha parlato alle coscienze e ha invitato ad ascoltare le richieste silenziose di chi vive ai margini della società e a desistere dalla violenza anche verbale che domina il nostro tempo. Le sue parole sono state ascoltate da un pubblico attento e partecipe che ha salutato il vincitore della Fionda 2019 con una prolungata standing ovation.


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Come di consueto le offerte ricevute in occasione della manifestazione hanno avuto uno scopo benefico, indicato, di volta in volta, dal premiato. Don Ciotti ha indirizzato la generosità dei partecipanti al Gruppo Abele a sostegno dei progetti in Costa d’Avorio contro lo sfruttamento e la tratta degli esseri umani. Il Gruppo Abele è stato fondato dal giovane don Ciotti a Torino nel 1965, inizialmente per aiutare nelle strade le vittime della droga e dell’emarginazione. Successivamente ha esteso il suo campo d’azione partecipando anche a cooperazioni internazionali. Al Gruppo Abele i Fieui di caruggi hanno consegnato 6.470 euro raccolti per il Premio Fionda 2019.