Ad Arnasco l’ultimo saluto al giornalista Antonio Gallizia

di Claudio AlmanziArnasco. Si sono svolte ieri nella Chiesa Parrocchiale ad Arnasco le esequie di Antonio Gallizia, giornalista molto noto in tutto il Ponente savonese. Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Arnasco Alfredino Gallizia, il presidente della Cooperativa di Arnasco Luciano Gallizia, molti ex colleghi de “La Stampa”, “Il Secolo XIX” e “Tuttosport”e tanti rappresentanti del mondo sportivo, del volontariato ed associazionistico fra cui i delegati USSI, UCSI, ANA, CONI, ANCI ed UNUCI.


Trova il regalo perfetto in Amazon
Regali! Tante idee e tante promozioni

Gallizia, che aveva 72 anni, è stato per molti anni collaboratore di “Tuttosport” e di altri quotidiani cartacei. Dopo essere andato in pensione ha proseguito la sua collaborazione con “ La Stampa” di Torino per la quale seguiva soprattutto il calcio semiprofessionistico, quello giovanile e la pallapugno.

Era stato per tanti anni messo, impiegato e segretario comunale nel Municipio di Arnasco. Grande appassionato di sport, ha raccontato per più di quarant’anni, con passione e precisione, svariati eventi ed è stato testimone sincero e diretto del vecchio giornalismo sportivo locale. Migliaia le sue cronache di partite e gare tra Ventimiglia e Varazze, con puntate nel Basso Piemonte, soprattutto per la Pallapugno. Ha collaborato con innumerevoli testate e periodici mettendo sempre in rilievo gli aspetti umani degli sport e dei personaggi con cui veniva a contato, cercando di mettere sempre in risalto, con grande empatia, i loro aspetti umani più significativi.

Gallizia è mancato venerdì scorso, all’ Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, dove era stato ricoverato, dopo un intervento al Santa Corona di Pietra Ligure, a seguito di un ictus, che lo aveva colpito quindici giorni prima. Insieme agli altri illustri e scomparsi giornalisti Giuseppe Morchio, Gianmario Siboni, Romano Strizioli, Ernani Iezzi, Augusto Rembado, Marisa Sifredi e Karol Rossi, Gallizia è stato uno dei più attenti ed appassionati osservatori del comprensorio ingauno.

Dopo la cerimonia il feretro è stato trasportato nel cimitero cittadino dove è stato tumulato.