Le età dello sport: etica sportiva e autostima

pista di atletica

Alassio. “Un due tre… sport!” è una conferenza promossa dal Direttivo dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Move UP Alassio, dal suo Presidente Elena Quaglia e dall’Istruttrice Responsabile dell’area fitness Cristina Bosio in collaborazione con Coni Savona e Centro Regionale Libertas Savona; con loro, il prof. Mimmo Ottonello e don Giorgio Zazza, rispettivamente il Coordinatore educativo didattico e il direttore dell’Istituto Don Bosco di Alassio che di Move Up ospita le attività.

La conferenza – che ha il Patrocinio dell’Assessorato alla Sport del Comune di Alassio – si prefigge lo scopo di analizzare e promuovere lo sport nelle diverse età della vita: scolare, adolescenziale e adulta: «grazie al prezioso contributo della Dott.ssa Virida Castelbarco, esperta in scienze e tecniche psicologiche, scopriremo come ogni età si rapporti con lo sport in una visuale un po’ insolita. Un parterre di relatori esperti approfondirà questo tema in ambito sociale, tecnico e motivazionale. Un’occasione per approfondire, ma soprattutto sensibilizzare anche gli spettatori meno inclini i al movimento, a ricredersi».

L’incontro che si terrà venerdì 30 novembre alle ore 18 presso l’Auditorium dell’Istituto Salesiano di Alassio non è che l’ultima in ordine di tempo delle numerose iniziative che Move Up, Associazione fondata nel 2016 con lo scopo di promuovere l’attività fisica, ha organizzato per diffondere il verbo di una educazione allo sport sano, educativo e conservativo. “Tutti i nostri corsi – spiegano – sono tenuti da Insegnanti e Istruttori qualificati, preparati non solo tecnicamente, ma con una spiccata propensione all’Insegnamento. Creare un ambiente familiare e l’attenzione per ogni singolo atleta, sono i nostri punti di forza”.

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“Forse mi ripeterò – aggiunge Roberta Zucchinetti, Consigliera incaricata allo Sport del Comune di Alassio – ma come ex agonista, praticante e amante dello sport, seguo con grande entusiasmo l’attività delle società che, al di là dell’attività sul campo, cercano di promuovere una vera cultura dello sport che non è solo competizione, ma è prima di tutto crescita personale e sociale”.