Turismo e piattaforme digitali. la Fist Cisl al 44° congresso ITF

Anche la Fist, la federazione del Terziario della Cisl, ha preso parte nel Sud Est Asiatico a Singapore al 44° congresso dell’ITF, il sindacato internazionale dei trasporti, dei tour operator e delle agenzie di viaggio fondato 122 anni fa, oggi con oltre 19milioni di associati in 140 Paesi del mondo. Oltre 2mila i partecipanti alla kermesse – in rappresentanza di oltre 600 sindacati aderenti – incentrata sulla necessità di dotare il comparto di una contrattazione transnazionale che definisca tutele e diritti minimi per i lavoratori in tutto il globo, anche in previsione della crescita del settore correlata non solo agli scambi commerciali in espansione ma anche ai flussi turistici generati in misura crescente dalle Ota, le agenzie di viaggio on line.


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Un mercato quello dei viaggi on line in continua evoluzione che, stima la società di ricerche di mercato Phocuswright, incide per il 46% sul totale dei viaggi in Europa, per il 47% negli Usa e per il 44% a livello mondiale, con un fatturato che cresce esponenzialmente del 19% all’anno. Nel 2017 due noti operatori del settore, Booking ed Expedia, hanno registrato 23miliardi di dollari di fatturato conquistando importanti quote di mercato rispetto ai canali tradizionali, a fronte di un investimento minimo nel marketing on line e di una percentuale sempre più bassa di dipendenti, formula utilizzata anche dal portale AirBnB.

Per il segretario generale della Fist Cisl Pierangelo Raineri intervenuto all’assise internazionale «la realtà digitale è la matrice che sviluppa e svilupperà sempre più il turismo, settore che genera  un mercato globale di oltre 1.600 miliardi di dollari. Proprio la digitalizzazione sarà il più importante fattore di sviluppo del comparto insieme ai vettori ma occorrerà anche creare sistemi di protezione e di mantenimento dell’occupazione che nel mondo interessa oltre 100milioni di lavoratrici e lavoratori».

«Il sindacato anche a livello globale dovrà interrogarsi sempre di più su come agire per tutelare i lavoratori delle piattaforme digitali, prevalentemente professionalizzati e preparati ma sottopagati ed esposti alla spasmodica ricerca del profitto operata dai colossi della rete e che quindi diventano i soggetti deboli del sistema» ha aggiunto il sindacalista. «Se l’approccio degli operatori tradizionali delle agenzie di viaggio, degli alberghi e dei tour operator, oberati da costi fissi, dovrà sempre più orientarsi verso una offerta multicanale attraverso il potenziamento del canale web, la contrattazione a tutti i livelli dovrà rivedere i sistemi di classificazione del personale ed includere le figure professionali che operano nelle piattaforme digitali» ha evidenziato Raineri sottolineando la necessità «di un intervento negoziale anche sui regimi di orario che dovranno garantire la competitività del turismo ma essere anche a dimensione umana».