Gli studenti di Vado Ligure “Custodi della memoria”

Ieri i giovani studenti delle Scuole Medie Peterlin di Vado Ligure e delle classi quinte della Scuola Primaria Don Peluffo, da anni beneficiari di un progetto educativo di sensibilizzazione ai valori della libertà e della democrazia, sostenuto con continuità dall’Amministrazione Comunale, “hanno avuto la possibilità di confrontarsi con profondità d’animo e grande spirito di partecipazione, con uno degli spettri più antichi e rigettanti di quello che poi divenne l’orrore dell’olocausto: l’emanazione delle leggi razziali. L’esclusione, la discriminazione, l’allontanamento, la prigionia e l’eliminazione di innocenti, sancite per legge”.

I ragazzi lunedì 29 gennaio 2018 hanno ascoltato in silenzio la lettura di alcuni passaggi della neo senatrice a vita Liliana Segre, reduce della Shoah, per poi “sperimentare in prima persona la sensazione dell’allontanamento, forzato ed improvviso, dal proprio contesto sociale ed affettivo che, pur attraverso un “gioco di ruolo” temporaneo e sereno, li ha comunque aiutati ad immedesimarsi e a riflettere su quanto dolore possano avere vissuto le milioni di vittime reali che la storia del loro Paese non intende dimenticare”.

Segno tangibile di quest’esperienza resterà il braccialetto rosso con la scritta “Custodi della memoria” donato” a tutti loro e che si sono impegnati ad indossare anche nei prossimi giorni, con la missione di voler condividere quanto appreso con chiunque lo noterà al loro polso e ne chiederà il significato.

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“I ragazzi di Vado Ligure hanno una marcia in più rispetto ai loro coetanei: conoscono bene argomenti sociali come la Shoah, la legalità, il bullismo, l’intercultura, perché ogni anno affrontano in classe questi temi attraverso percorsi educativi studiati e progettati dal team educativo della Ludoteca Comunale, coordinato da Sissi Campanella. Chi questa mattina era presente in piazza ha sicuramente notato il silenzio e l’attenzione di 200 ragazzi in età tra gli 11 i 15 anni: sensibili, partecipi, attenti e commossi, sicuramente in grado di ‘annaffiare i fiori preziosi della Libertà, della Repubblica e della Costituzione’, i fiori di cui parlava sempre loro Giorgio Preteni, il partigiano ‘Fernando’, che ci ha abbandonato proprio il giorno della memoria. I ragazzi hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di incontrarlo a scuola e nei boschi della resistenza vadese e proprio oggi hanno avuto anche l’opportunità di salutarlo al meglio nel suo ultimo viaggio. Stretti intorno al feretro di questo grande testimone locale, che in tante occasioni ha amato incontrarli, lo hanno infatti salutato dedicandogli il loro canto sulle amate note di ‘Bella Ciao’”.