Studenti e consiglio regionale a fiume accolti dal console generale d’Italia

Oggi ha toccato la città di Fiume il viaggio del Consiglio regionale e degli studenti liguri per ripercorrere le tappe del dramma degli italiani nella regione storica della Venezia Giulia, che alla fine della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi furono vittime di una feroce persecuzione: molti furono uccisi, gettati nelle foibe, oppure costretto ad un doloroso esodo di massa.


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È stato il Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri ad accogliere la delegazione ligure, della quale fanno parte i consiglieri Claudio Muzio, segretario dell’Ufficio di Presidenza e Alice Salvatore, di origini fiumane, alcuni membri dell’Associazione Venezia Giulia Dalmazia e gli studenti delle scuole liguri, vincitori dal concorso indetto dall’Assemblea legislativa ligure. “Il Sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria , rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”
Il Console ha espresso apprezzamento per il viaggio del Consiglio regionale ligure, sottolineando che simili iniziative contribuiscono a mantenere ancor più forte il legame di queste terre con l’Italia. Il Console si è a lungo intrattenuto con gli studenti liguri, rispondendo a molte domande.

Claudio Muzio ha consegnato al console, una targa recante lo stemma della Regione Liguria, a testimonianza della «vicinanza della nostra terra a questi territori». Ha quindi ringraziato per la calorosa accoglienza riservata dal Consolato alla delegazione ligure e per la grande disponibilità mostrata dal Console che, su richiesta dei ragazzi ha spiegato nel dettaglio quali sono i compiti del Consolato e in quale modo interagisce con la comunità italiana. Nel proseguo della visita, Muzio ha poi commentato «Mi commuove vedere quanto sia ancora molto forte in queste zone il sentimento di italianità».

La delegazione ligure in mattinata è poi stata ricevuta con grande entusiasmo nel liceo italiano, frequentato da ragazzi delle diverse origini ed etnie. Qui Alice Salvatore, di origini fiumane, ha raccontato le traversie della sua famiglia a seguito dell’assassinio del prozio Nevio Skull, esponente autonomista fiumano, barbaramente ucciso nel primo giorno dell’avanzata a Fiume delle truppe slave. Ai ragazzi, che hanno avuto la sensazione di “entrare” dentro un pezzo di storia, il consigliere ha ricordato quanto sia importante conoscere i fatti, anche attraverso testimonianze dirette, per ristabilire la verità storica, andando oltre stereotipi ed “etichette” attribuite ingiustamente. Alla fine dell’incontro, Salvatore ha commentato: «L’incontro dei nostri studenti con quelli del liceo di Fiume, frequentato da ragazzi di origini diverse, è l’emblema di un ponte tra differenti culture e ci proietta verso il futuro: le colpe dei padri non devono ricadere sui figli». Ha quindi ribadito: «Ricordare ci aiuta a fare in modo che quanto accaduto non si ripeta».

Nella precedenti tappe la visita ha toccato, tra l’altro, i Sacrari militari di Redipuglia e Oslavia, vicino a Gorizia e , a Trieste, l’ex Risiera di San Sabba, le foibe di Basovizza e Monrupino

Gli studenti che partecipano alla visita, accompagnati da insegnanti, appartengono agli istituti: “Colombo”, “Montale”, Calasanzio”, “Da Vinci” e “Emiliani” di Genova, “Colombo” di Camogli, “Martini” di Savona, “Liceti” di Rapallo e ”Delpino” di Chiavari.