Albenga, Ottobre De Andrè chiude con tanti “trafficanti di sogni”

Sabato 22 Ottobre appuntamento conclusivo ad Albenga per Ottobre De Andrè |

L’edizione 2016 della manifestazione ideata e organizzata dai Fieui di caruggi, i ragazzi dei vicoli, in collaborazione con il Comune di Albenga e con la partecipazione affezionata di Dori Ghezzi e Antonio Ricci resterà probabilmente indimenticabile. Un grande successo di pubblico, con il tutto esaurito ad ogni singolo evento, una serie di ospiti notevole per numero e qualità , tanti temi trattati in maniera davvero originale: dalle figure femminili di De Andrè nell’arte e nella fotografia, alla religiosità nei testi dei cantautori, dalle storie di vita quotidiana diventate canzoni ai sogni e alla solidarietà.


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E sabato dopo Amedeo Minghi, Giorgio Conte ed Enrico Ruggeri il palco del teatro Ambra vedrà altri “mostri sacri” della musica italiana: Teresa De Sio, Alberto Fortis, Memo Remigi. E sempre per uno scopo benefico: aiutare la Comunità di San Benedetto al Porto di don Gallo, il prete da marciapiede, come egli stesso amava definirsi.

“Nulla infatti avviene per caso – sottolineano i fieui di caruggi – e la scelta degli ospiti non è legata solo alla loro fama, ma prima di tutto al loro essere persone umili, generose, vere. Teresa de Sio, la brigantessa della musica popolare italiana, è da sempre una donna in direzione ostinata e contraria. Alberto Fortis è impegnatissimo nel sociale sino ad essere ambasciatore dell’Unicef. Memo Remigi è sempre disponibile per iniziative benefiche contro l’indigenza e il disagio sociale”.

E intorno a loro tanti altri artisti: Danila Satragno & friends, Gabriele Gentile, il Clan Destino, Marco Ghini e Rossano Giallombardo, Paola Matarrese con Michelangelo Vanni e Simone Calderone, Mauro Vero, Nando Rizzo con Alberto Garassino e Nico Terzi. Tutti con i loro sogni da condividere. E sul palco, ospite d’onore e presenza significativa, la mitica Esteve, la chitarra di Fabrizio De Andrè, teresa-de-sio-tdsportata direttamente da Genova dalla responsabile del Museo di via del Campo 29 rosso.

Il teatro Ambra per l’occasione verrà trasformato nella ormai notissima cantina dei fieui di caruggi e ognuno dei partecipanti condividerà “qualcosa”: un bicchiere di vino, una canzone, un ricordo, pane e salame, una testimonianza, una fetta di torta. Il tutto per dimostrare, come insegnava don Gallo, che insieme è meglio e che la solidarietà può davvero essere la salvezza del genere umano.

Inizio ore 17,00 precise. Ingresso libero, con offerta a favore della Comunità di San Benedetto, fino ad esaurimento posti.