di Alfredo Sgarlato– La fine di questa calda estate porta a Cisano un festival con molti musicisti di vario genere: Birkin Tree, Gente de Ma, e ieri sera, organizzato da Le Rapalline in Jazz, Helga Plankensteiner quartet; seguiranno The Trip e Paolo Bonfanti. Helga, altoatesina, suona sax baritono e canta, la accompagnano Michael Losch all’organo, John Arman, austriaco, alla chitarra ed Enzo Carpentieri alla batteria.
Il gruppo esegue quasi esclusivamente temi originali, variando ritmi e ispirazione: il soul del brano di apertura, il funky di “Carla for president” (dedicata a Carla Bley), la swingante “L.T.T.S.”, il ritmo sudamericano di “El porcino”, la romantica ballad che chiude la serata, il bellissimo tema “Goodnight”. Il baritono non è il più gettonato nella gamma dei sax; la Plankensteiner lo suona sul registro più alto e morbido, spesso sussurrato, ma con salti di ottava incredibili. Pur dotata di tecnica straordinaria non ne abusa, i suoi a solo sono profondamente melodici. Ottimi anche Losch e Arman, sia negli a solo, sia quando accompagnano, specie all’unisono, creando un suono molto caldo. Carpentieri tiene sapientemente i tempi sempre variabili del quartetto.
Nei brani non originali, “Comes Love”, un tradizionale klezmer e un classico di Marlene Dietrich, da “L’angelo azzurro”, di cui non oso cimentarmi nella trascrizione del titolo, Helga canta usando un megafono, ottenendo un piacevole effetto retrò. Valida anche come cantante, il suo stile mi ricorda la grandissima Beth Gibbons. Il richiestissimo bis è “Smile”, dal repertorio da Charlie Chaplin.
Una bella serata di musica aldilà dei generi, per quanto di ambito jazz, un jazz moderno, ritmato e coinvolgente. Il folto pubblico presente (offerte e incassi delle cucine sono stati destinati alla beneficenza per i comuni colpiti dal terremoto) ha apprezzato la bravura dei musicisti e la competenza degli organizzatori.
*Foto di Giovanna Cirotto