Ericsson, regione e comune uniti per fermare i licenziamenti

Un ordine del giorno condiviso fra Consiglio regionale e Consiglio comunale per fermare la procedura, avviata il 13 giugno scorso da Ericsson, che prevede il futuro licenziamento di 385 lavoratori delle sedi italiane di cui 147 del polo genovese di Erzelli. La decisione è stata assunta oggi nella seduta congiunta, che si è svolta nella sala consigliare del Municipio Medio Ponente, a Sestri Ponente, a cui hanno partecipato i componenti della III Commissione Attività produttive del Consiglio regionale e le commissioni del Consiglio comunale.

Il documento verrà elaborato nel pomeriggio e domani verrà approvato dall’Assemblea legislativa della Liguria e dal Consiglio comunale di Genova.

Il presidente della Commissione Attività produttive Stefania Pucciarelli non nasconde la propria soddisfazione per il risultato raggiunto oggi: « Al di là delle singole posizioni, è prevalsa la preoccupazione per il futuro dei lavoratori. Una volta elaborato, il documento verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio regionale nella giornata di domani».

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L’assessore al Lavoro Gianni Berrino, nel corso della seduta congiunta, ha garantito il proprio impegno, insieme a quello dei colleghi di giunta Edoardo Rixi (Sviluppo economico) e Ilaria Cavo (Formazione), sul piano degli investimenti per superare la crisi di Ericsson, purché la società blocchi il piano di esuberi che, una volta completato l’iter, verrebbe attuato entro dicembre 

Nel dibattito sono intervenuti alcuni membri della III Commissione: Gianni Pastorino  (Rete a Sinistra) ha sottolineato la necessità di vincolare i cospicui finanziamenti governativi per la banda larga, destinati anche a Ericsson, a precise garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. Prima Alice Salvatore (Mov5Stelle) e poi il vicepresidente della III Commissione Marco De Ferrari (Mov5Stelle) hanno chiesto che il tavolo governativo si allarghi dal ministero del Lavoro al Ministero dello Sviluppo economico in cui la società presenti un piano industriale, con precisi vincoli contro eventuali esuberi, e, inoltre, la convocazione mensile di un tavolo regionale sulla vertenza. Lilli Lauro (Giovanni Toti Liguria) ha ribadito la necessità di un ordine del giorno condiviso. Giovanni Lunardon (Pd) ha chiesto il coinvolgimento anche dell’assessore allo Sviluppo economico Edoardo Rixi per arrivare ad un atto politico unitario e non di natura formale.

Claudio Muzio (Forza Italia) ha invitato i colleghi consiglieri a chiedere, attraverso l’ordine del giorno, prioritariamente il blocco degli esuberi, che sono peraltro imminenti, evitando di allargare le richieste ad altre questioni, come i vincoli al piano industriale, che richiederebbero tempi di approfondimento troppo lunghi. La sua posizione è stata condivisa anche da alcuni consiglieri delle commissioni del Consiglio comunale.