“La Passione di Savona”: alla Ubik incontro sulla Processione del Venerdì Santo

Casse SV

Savona. “La Passione di Savona”: mercoledì 23 marzo ore 18 presso la libreria Ubik incontro sulla Processione del Venerdì Santo, una tradizione antica con curiosità e novità…

Partecipano Marco Gervino, giornalista e direttore de Il Letimbro, e Sonia Pedalino, pubblicista e addetta stampa del Priorato generale delle confraternite di Savona Centro (curatori della Guida ufficiale alla Processione in regalo col numero di marzo del giornale Il Letimbro). L’incontro anticipa l’evento del Venerdì Santo del 25 marzo.

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Secondo alcuni, quello di Savona è «il corteo sacro con gruppi lignei più grande d’Europa. La Processione del Venerdì Santo a Savona è questo e molto altro. È la notte in cui la città riscopre, proprio nel mistero della Passione, le sue profonde radici devozionali. Radici che affondano nel Medioevo e raccontano della bellissima rocca del Priamàr e della Contrada dei Battuti, dove nel 1260 nacque la prima confraternita, Nostra Signora di Castello, quella dei papi rovereschi Sisto IV e Giulio II. Motore della Processione sono proprio loro, le sei Confraternite di Savona Centro. Sotto le casse o ad accompagnare il mesto corteo, una sfilata di cappe colorate, di cappucci appoggiati sulla schiena a perenne ricordo dei “flagellanti”. Nel bianco, nel rosso o nel blu di quelle cappe, ci sono tutte le sfumature della storia di Savona, di quando era un libero comune medievale e di quando gli oratori erano dieci, nella rocca poi distrutta dai genovesi».

«Più tardi venne il Concilio di Trento, i flagellanti lasciarono il posto alle “casse” della Passione e a tante piccole processioni, fino al 1810 quando l’allora vescovo Maggioli emanò il Regolamento della Processione Generale dando vita all’evento per come lo conosciamo oggi. Nasceva così un unicum dove fede, storia, arte e tradizione si mescolano e dove il profondo spirito religioso di Savona si sposa con quello civile, come ribadisce il suono della campana del Brandale che accompagna il lento incedere delle quindici casse che compongono una straordinaria Biblia Pauperum, un museo a cielo aperto con sculture opera di importanti artisti, dal cinquecento fino al ventesimo secolo».