La Nonna del Corsaro Nero – Albenga, tradizioni di ieri e di oggi: “perché voi non venite a Santa Lucia?”

di Sandra Berriolo – E insomma dopo l’accensione dell’albero di Albenga 3 Santa Lucia - Albenga 2014sono andata alla Santa Lucia dei meridionali. Nel primo caso le polemiche, nel secondo caso tanto calore. Il fatto è che i meridionali ci sono sempre, gli albenganesi meno. Loro stamattina mi hanno detto. “Noi veniamo a San Michele, perché voi non venite a Santa Lucia?”.

Già, perché? In fondo è una Santa importante per il cattolicesimo. È arcifesteggiata nel Nord Europa, con buona pace della nostra Rosy siculo-leghista anche in città del nord Italia come Verona. È il giorno magari non proprio il più corto, ma comunque uno di quelli in cui si aspetta che rinasca la luce dei lunghi giorni di sole, benefici per i prodotti della natura. E ad Albenga ci facciamo vanto dei nostri prodotti tipici del territorio. Certo fanno un po’ di casino con la maschiata (etimologicamente “schiaffo”) dei botti fuori dalla Chiesa; ma è ancestrale espressione di un augurio di luce e col botto invece un modo per scacciare gli spiriti maligni. Poi c’è il pane benedetto. Per altre ricorrenze si benedicono le rose oppure le palme o l’ulivo. E infine il cibo tradizionale: la cuccia, che è di grano, le lenticchie e i ceci, le frittelle. Insomma quelle stesse cose che anche i nonni liguri mangiavano. E i ceci sono il piatto tipico del nostro zemin del giorno dei Morti. Ma adesso c’è Halloween e i marshmallow, ai morti non ci si deve più pensare.

Insomma era per dire che loro, i meridionali di Albenga, forse sono quelli che maggiormente difendono le tradizioni italiane contro quelle degli extracomunitari e dei musulmani. Proprio loro che sono loro cugini strettissimi, per somiglianza fisica, di sangue e di modo di parlare ad alta voce, di sembrare sempre che litighino, di essere a volte eccessivi ed esibizionisti materiali. Insomma proprio quelli che ci avevano invaso tanti anni fa adesso sembrano resistere contro le nuove invasioni.

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Mi è piaciuto vedere l’attuale Sindaco con la zarina ex-sindaca, le consigliere meridionali di sinistra con quelle ingaune di destra. Perché di fronte ad una donna Martire è giusto che tutte le donne facciano una riflessione, oltre che prendere l’aperitivo insieme.
Vorrei che tutte le Comunità in Città avessero la loro Festa e tutti andassimo a vedere, capire e assaggiare. Anche la Comunità albenganese.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

2 Commenti

  1. Il parallelo che la nonnetta fà tra i meridionali e i loro “cugini” anche se contiene profonde verità etniche è comunque sbilanciato e non si può sovrapporre alla situazione attuale. Per questo che i meridionali sono i più pervicaci difensori della nostra cultura (anche se la nonnetta forse intendeva stigmatizzare queste difese come “allergie” razziali..).
    A ragion veduta dopo quello che stiamo vivendo, ……avercene di meridionali oggi, cara nonnetta, con buona pace dei radical-chic e dei compagnucci!

  2. ” zarina verde ” la ex-sindaca ? vogliamo finirla con questo appellativo ridicolo ?
    non è stata neanche la ” nonna di Pierino ” altro che zarina verde,o blu,rossa…..

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