«Bene ha fatto il capogruppo di Forza Italia di Albenga a sbugiardare le false promesse elettorali del capogruppo del PD in Regione Nino Miceli sulla possibilità di riapertura del reparto Oncologico veniva effettuata la chemioterapia ai pazienti affetti da tumore». Nel clima di intermittenti fiammate polemiche da campagna elettorale in vista delle Regionali 2015, così sostiene il capogruppo di Forza Italia in Regione, Marco Melgrati, nel merito delle polemiche nate intorno ai servizi passati, presenti e futuri fruibili nell’Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga.
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«Abbiamo ancora nelle orecchie le parole dello stesso Miceli – prosegue Melgrati – che, prima delle scorse elezioni Regionali, prometteva a una riunione ad Albenga la riapertura del reparto di neonatalità, chiuso e mai riaperto. Insieme al collega Rosso avevamo presentato lo scorso novembre 2013 una interrogazione sulla chiusura dell’ambulatorio Oncologico all’Ospedale di Albenga, interrogazione che è stata discussa in Consiglio Regionale il 7 ottobre 2014. E allora, o l’assessore Montaldo dice delle balle o è dissociato, oppure il capogruppo del PD è ancora una volta Pinocchio, e specula sulla sofferenza dei pazienti oncologici e su quella dei Loro famigliari».
«Ecco qui di seguito la risposta con la trascrizione letterale dell’intervento dell’assessore Claudio Montaldo alla mia interrogazione, e di seguito la mia replica: MONTALDO – Assessore alla Salute.
Signor Presidente, signori Consiglieri, sono ben felice di rispondere alle interrogazioni del consigliere Melgrati perché mi consentono di chiarire alcune informazioni; il Consigliere, infatti, spesso non è preciso nelle sue esposizioni. Il primo aspetto che va messo a posto è il seguente: non esiste nessun Reparto di Oncologia ad Albenga e, di conseguenza, non si può chiudere nulla. La A.S.L. n. 2 possiede una Struttura complessa di Oncologia che svolge la sua attività presso gli Ospedali di Savona “San Paolo” e di Pietra Ligure “Santa Corona”. È un’attività che si svolge prevalentemente dal lunedì al venerdì e riguarda tutte le patologie oncologiche derivanti dai tumori solidi. Le patologie neoplastiche oncologiche ed ematologiche sono seguite dalle Strutture di Medicina interna. La Struttura di Oncologia ha specialisti oncologici organizzati sulle due sedi, coordinati da un Direttore di Struttura complessa, un Primario. Per quanto riguarda la scelta di organizzare e suddividere l’utenza a Ponente e a Levante della Provincia di Savona, cioè su due sedi, non esiste nessun’altra ragione se non un motivo clinico. Tale motivazione, pur se capisco fatichi ad affermarsi anche nel pensiero del consigliere Melgrati, è fondamentale ed è una determinante degli indirizzi scientifici della Medicina del nostro tempo. Forse la Medicina dell’Ottocento o del Novecento, alla quale il Consigliere fa riferimento, non era così (come possono confermare i Colleghi a Lei vicini che si intendono un po’ di Medicina). Chi comanda è la casistica, la possibilità di concentrare le attività: concentrando si lavora meglio, si hanno più casi, si fa più esperienza e si offrono servizi migliori. Di conseguenza, sarebbe davvero sbagliato articolare ulteriormente l’attività di Oncologia, che poi vuol dire l’offerta di chemioterapia, i controlli clinici, le visite di verifica che, svolte su due sedi, rispetto ai 280.000 abitanti della provincia di Savona, hanno due bacini di riferimento abbastanza significativi.
Pertanto, dividere i due bacini provocherebbe un danno a quei cittadini che si dovessero rivolgere alla Struttura che registra minore utenza e, di conseguenza, offre minori opportunità di fare esperienza e di acquisire competenze per gli operatori. Come dicevo, non vi è, tuttavia, mai stato ad Albenga un Reparto dedicato all’Oncologia in cui i medici oncologici vi si recano ad effettuare tutte le consulenze necessarie ai pazienti ricoverati presso l’Ospedale di Albenga, laddove avessero problemi oncologici o dovessero essere seguiti in tal senso.Replica di MELGRATI. Signor Presidente, signori Consiglieri, credo che l’Assessore si renderà conto da solo che non posso essere soddisfatto della sua risposta. Lei sostiene che al’Ospedale di Albenga non vi è un Reparto di Oncologia ma, di fatto, ad Albenga, fino alla data della nostra interrogazione, venivano svolte funzioni che riguardavano questi malati, veniva effettuata la chemioterapia ai pazienti oncologici, cosa che oggi non è più possibile. Ora, che esista o non esista un Reparto di Oncologia ad Albenga non può importare a nessuno dei pazienti, in quanto la diagnosi può essere effettuata anche da un’altra parte, in un altro ospedale, in un altro plesso ospedaliero, dove effettivamente vi è la casistica. Tuttavia, Lei mi insegna che la chemioterapia, essendo un trattamento medico, ma anche meccanico, va eseguita quando la malattia è acclarata.
Abbiamo, quindi, provveduto a denunciare il fatto che, se fino ad una certa data queste prestazioni sono state garantite, le stesse, da una certa data in poi, non vengono più servite ai pazienti oncologici nel bacino di utenza dell’ospedale di Albenga, ma vengono invece trasferite al DEA di secondo livello del Santa Corona e al DEA di primo livello di Savona. Il fatto che non sia mai esistito un Reparto Oncologico non deve costituire una giustificazione per togliere un presidio offerto fino al novembre del 2013. Quindi – come Lei può capire, signor Assessore – io non posso essere soddisfatto della risposta ricevuta. Lei ha cercato di far passare me e il consigliere Rosso come dei visionari, come se tali prestazioni oncologiche non si fossero svolte ad Albenga fino alla data della nostra interrogazione e non fosse stata espressa una chiara intenzione da parte del Direttore generale della A.S.L. di Savona – probabilmente su Sua indicazione – di concentrare il servizio negli altri due plessi ospedalieri, sicuramente più importanti, di Savona e di Santa Corona. Quindi Lei capisce, Assessore, che io e il collega Rosso – che peraltro è medico, quindi “non pettina le bambole” – non possiamo essere soddisfatti della Sua risposta: del resto, non è la prima, né sarà l’ultima volta».
..AZZ! Và a finire che come si dice in giro nell’accordo c’è davvero per lui l’assessorato esterno visto che non si può candidare più dopo due mandati…e va a finire che gli daranno anche un assessorato importante..!