Ciangherotti attacca l’amministrazione: nuovo capitolo ad Albenga della “battaglia della rumenta”

(fp) – Nuovo capitolo ad Albenga della “battaglia della rumenta”. L’annosa 01questione dell’insufficiente pulizia della città, aggravata negli ultimi anni dopo l’affidamento – durante la precedente amministrazione Guarnieri – del servizio alla Teknoservice rimane da molto tempo un tema quasi quotidiano di polemica tra minoranza e maggioranza, adesso naturalmente a ruoli invertiti. Come è noto, la vastità del territorio comunale e i flussi turistici estivi, unitamente spesso alla mancanza di senso civico di fasce della popolazione, continuano a essere le principali criticità con le quali un servizio di pulizia più adeguato deve misurarsi.
A rilanciare la polemica è stato oggi, sui social network, il consigliere di minoranza Eraldo Ciangherotti (FI) che con un tour fotografico ha documentato sulla sua pagina Facebook alcune zone di degrado, per lo più in prossimità dei cassonetti di raccolta rifiuti. Una realtà certo non nuova ma, sostiene attaccando l’amministrazione Cangiano, la situazione continua a peggiorare invece di migliorare: «La città è sporca, più degli ultimi mesi, e a nulla sono valse le tante promesse lanciate alla maniera renziana dal primo cittadino. Lo dimostriamo con un semplice giro in macchina per la città, in meno di un’oretta, questa mattina, accompagnati dall’ex assessore all’ambiente Guido Lugani su richiesta di alcuni cittadini. Con Cangiano tanto fumo e niente arrosto. Ecco perché, vogliamo essere propositivi e, in aiuto all’amministrazione comunale in carica, lanciamo l’hastag #cliccalaspazzatura, per invitare i cittadini di Albenga ad alzare la voce sui socialnetwork, e a protestare civilmente tutti insieme con noi, per pretendere un servizio di gestione della raccolta della spazzatura adeguato alle tasse pagate, indicando all’amministrazione le zone più sensibili di abbandono dell’immondizia e degli ingombranti».
«Non esiste – prosegue Ciangherotti – che nelle frazioni della città vi sia, insieme ad aree ecologiche con spazzatura e materiale da discarica dimenticati, in una zona abitata della frazione di Lusignano, anche un’area di discarica di eternit a cielo aperto frantumato, abbandonato da alcune settimane, che rappresenta un rischio per la salute. L’amianto, infatti, se le sue fibre sono rilasciate nell’ambiente o se sono presenti nell’aria e vengono respirate, può provocare il cancro del polmone o la malattia cronica detta ‘asbestosi’ o, ancora, il tumore della pleura noto anche come mesotelioma. Non esiste che, girando in città, vi siano aree trascurate da giorni e giorni. Non esiste che a Palazzo Civico questa Amministrazione si dia tante arie da persone culturalmente elevate, per poi permettere che i nostri turisti, volano di buona parte dell’economia ingauna, si trovi in spettacoli di tanta indecenza girando per la nostra piana».
Come nel suo stile, il consigliere di minoranza non manca l’occasione per un suo nuovo affondo denigratorio rivolto alla maggioranza: «Cari Albenganesi, ricordatevi ciò che vi diciamo oggi: Cangiano è l’Antonello Tabbó 2 la vendetta. Sì, perché dietro quello sguardo schivo e apparentemente timido si nasconde il nulla assoluto, l’inadeguatezza, l’incapacità e l’inesperienza a governare, la paura di fare. Se da Roma Franco Vazio cerca di telecomandare il cugino e socio in affari, vero è che il pulsante a distanza viene premuto solo quando in pentola bolle qualcosa di interessante. E, siccome l’ordinaria amministrazione di Albenga con la gestione dei servizi alla persona al politico “romano” interessa meno di zero, Giorgio Cangiano gira (per altro poco, per i tanti impegni dovuti al suo lavoro di avvocato) per gli uffici comunali, senza sapere che fare. Adesso non sanno più a che santo votarsi in giunta, e nel frattempo per risolvere l’emergenza spazzatura si affidano al tempo indeterminato, per risolvere una questione gestibile solo con la presenza puntuale degli amministratori».
Ma al di là della polemica di rito, come risolvere i problemi? Con una sorta di campagna di sensibilizzazione, è l’idea che lancia Ciangherotti: «Cominciamo a responsabilizzare la Teknoservice sulle aree di raccolta della spazzatura e aiutiamo i dipendenti che vi lavorano, molti con grande impegno. Inviamo foto, via email, all’ Urp del Comune all’indirizzo <sportellocittadino@comune.albenga.sv.it> e postiamole anche su facebook, unitamente all’hastag #cliccalaspazzatura, taggando tutti i consiglieri comunali presenti sul socialnetwork. Insieme combatteremo per una città più pulita se indicheremo le zone difficili, dimenticate e più esposte alla cattiva educazione della gente. Non possiamo pensare di creare, ad Albenga, cittadini di serie A o B a seconda dei cumuli di spazzatura abbandonati nei quartieri. La tassa per la raccolta dell’immondizia la paghiamo tutti uguale e senza alcuno sconto».


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6 Commenti

  1. ovviamente tutti questi problemi sono cominciati a giugno prima non esistevano…

  2. luganichi? è un caso umano… ad Albenga sanno tutti chi è… da 15 anni prova a scimmiottare gli amministratori ma non sa fare nulla! invece di fare danni dovrebbe farsi assumere e spazzare le strade, questo forse saprebbe farlo

  3. Ci vuole la faccia di bronzo a scrivere su tecnoservice da chi ha ceduto eco albenga e quei poveri lavoratori ai privati ! Se da allora e più sporca Albenga sappiamo tutti a chi dire grazie: uno è proprio Luganichi?

  4. ah l’assessore Lugani!!!! grandeeeeee!!!!!!! Arbenga a nescia… ma non è quello che faceva tanto lo sborone e poi ha preso 80 o 90 voti alle ultime elezioni? kiss

  5. Ciangherotti e lugani,non sbaglio o sono loro che hanno scelto la ditta tecnkoservice…e poi come mai tutto sto attivismo solo ora e non quando governavano loro,perché gli ingauni non è che sono proprio stupidi o senza memoria,la città rispetto a prima e’ nettamente più pulita e almeno si nota un impegno degli amministratori per risolvere i problemi

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