Un “Viaggio nel Medioevo” a Finale Ligure dal 21 al 24 agosto

Finalborgo, la capitale del Marchesato dei Del Carretto, riportata ai fasti del 3 Finale - viaggionelmedioevo (20)XV secolo per rievocare i festeggiamenti indetti in onore del Marchese Giovanni Del Carretto, che in una sola notte riconquistò il Borgo e pose fine alla guerra contro la potente repubblica di Genova, come narra il cronista storico Gian Mario Filelfo nel tomo “Bellum Finariensi” (la Guerra del Finale), che è la fonte principale da cui l’Associazione “Centro Storico del Finale” trae gli spunti per rievocare le vicende finalesi. Così nasce una manifestazione multilingue organizzata dall’Associazione di Finale Ligure. Un crogiolo di lingue e culture diverse, di Arti, di Mestieri, di musiche e danze che si mescolano, come gli ingredienti di una pozione magica in un “matraccio di pietra”, ricco di storia e monumenti.


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Dietro la splendida bomboniera medievale, anche al turista più distratto non può certo sfuggire la bellezza e la ricchezza del borgo. Infatti, superate le Porte del paese tutti i sensi vengono investiti e coinvolti dal “Viaggio nel Medioevo”: bandiere colorate, festoni, antiche insegne; musica celtica, araba e galiziana; giochi di spada, di fuoco, arcieri e cavalieri; antiche osterie, botteghe e artigiani; spezie e profumi giunti da lontano; danzatrici rapite oltremare. Commercianti e artigiani del paese hanno colto lo spirito della festa medievale e così nelle quattro serate rifioriscono antiche botteghe; nel “Mercato Iberico” i sapori locali si mescolano con i prodotti giunti dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Francia; nella Piazza del Tribunale, rinominata per l’occasione “Piazza dei portoghesi”, il fuoco arde di continuo e ogni curioso turista può cenare al fianco del Capitano di Ventura galiziano, o del rozzo mercenario giunto dal nord. Non manca la tenda del deserto giunta dall’Algeria, dove il the fumante alla menta si accompagna ai sensuali volteggi delle Odalische e l’immancabile e impeccabile Locanda dei Cavalieri, dove la cena medievale, curata in ogni dettaglio, viene servita dai Paggi del Marchese. Ricette nobili, piatti popolari: ogni tipo di palato può trovare soddisfazione.

Ogni sera è facile incontrare Cavalieri, Mendici, Giullari, Musici, Arcieri e il Marchese Giovanni Del Carretto con la sua sontuosa corte o i valorosi armati della “Compagnia del Leone”, la compagnia di ventura che ama intrattenere e stupire gli ospiti mostrando il valore con Giostre di spada e tornei mozzafiato. Nella piazza di Santa Caterina, allestita con tribune, ininterrotti spettacoli di musici, acrobati, giullari e sputafuoco. E ancora centinaia di personaggi e tante pièces e attrazioni in tutto il borgo: torture, giostre a cavallo, trabucchi, bombarde, voli di rapaci e ancora streghe, lebbrosi, mendici, indemoniati, prelati… i figuranti-attori della sezione di Laboratorio Teatrale del Centro Storico del Finale che interagiscono con artisti giunti da varie regioni d’Europa, abbattendo ogni barriera linguistica. Una sorta di nuova e moderna “lingua d’Oc” prende vita spontaneamente: spagnolo, catalano, portoghese, francese, italiano, finalese; al termine dei quattro giorni diventa normale e famigliare una lingua non scritta che parla davvero della Regione Europa e della sua storia. Davvero un sogno lungo quattro giorni.