Una Giornata in spiaggia per tutti: torna l’iniziativa organizzata dall’Unità Spinale di Pietra Ligure

Sabato 19 luglio si è svolta la tradizionale “Giornata in spiaggia” dell’Unità Giornata in spiaggia per tutti 01Spinale. Ai partecipanti è stata offerta, anche quest’anno, la possibilità di provare una prima, piccola immersione con le bombole, grazie al gruppo di Scuba Handicap (Romeo Iannone) che ha messo a disposizione le attrezzature e gli istruttori. Il “battesimo dell’acqua” è stato effettuato da due ragazzi (Dessipris e Salamone) e dal Sindaco di Pietra Ligure, Valeriani, che da anni sostiene con simpatia e convinzione le attività dell’Unità Spinale.


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L’iniziativa ha coinvolto non solo gli attuali pazienti dell’Unità Spinale, ma anche persone mielolese già dimesse da tempo, che comunque vengono sempre invitate alle iniziative di aggiornamento culturale riguardante la mielolesione come alle attività ricreative o sportive.

«Per la persona che da poco si trova in una condizione di para-tetraplegia, il ritrovarsi a pochi mesi da una lesione così drammatica a condividere momenti ludici come una giornata in spiaggia è di grande aiuto per la visione del sè. – spiega il Dott. Antonino Massone, direttore dell’Unità Spinale del Santa Corona-Tanto più breve è il periodo che intercorre tra l’evento acuto e il ritorno alla normalità della vita sociale, tanto minori sono le sofferenze del paziente e le possibilità di reintegrazione.»

L’evento è stato realizzato con buon successo grazie al concorso di molti protagonisti: innanzitutto i bagnini della spiaggia del Santa Corona, che hanno seguito negli anni l’evoluzione dell’offerta riabilitativa dell’Unità Spinale e si sono prodigati per organizzare al meglio, e via via migliorare, l’accoglienza, il transito, l’ingresso in acqua e le attività natatorie degli ospiti. Insieme a loro, la Capitaneria del Porto di Loano, che ha offerto una vigilanza specifica durante lo svolgimento dell’intera giornata.

Tempo permettendo, l’iniziativa verrà ripetuta Sabato 9 Agosto; in tale occasione verrà provata, per la prima volta, una moto d’acqua adattata.

«Il progetto riabilitativo dedicato alla persona mielolesa è inizialmente rivolto alla cura della persona che ha ricevuto il trauma, che ha determinato la mielolesione (e quindi la paralisi), per raggiungere una fase di stabilità clinica.Tanto più efficacemente e rapidamente viene raggiunta la stabilizzazione clinica, tanto prima il paziente sarà in grado di riprendere, anche se con strategie differenti rispetto al passato, le normali relazioni sociali ed affettive che sono la base per raggiungere una vita di qualità al massimo della autonomia compatibile con il danno neurologico»spiega il Dott. Massone e continua

«L’evoluzione ed il successo dell’Unità Spinale nell’affinamento della capacità di presa in carico e di cura è testimoniato dal fatto che, diversamente dal passato, già durante la degenza è possibile per alcuni pazienti raggiungere la spiaggia ed entrare in acqua, proprio come in questa occasione».