di Sandra Berriolo – Ero seduta in Piazza vicino ad una coppia di 
ventottenni di Sanremo, ieri sera al Palio, durante la prima parte della rievocazione. Dicevano che è bella, anche quest’anno. Quindi non era la prima volta e son tornati, ovviamente. Bene. Poi lui ha raccontato a lei di un incidente successo ad Albenga l’altra sera; di una che ha fatto un casino e ci si è messo di mezzo il Sindaco, pure. Mi sono permessa di ringraziare per i complimenti alla manifestazione e precisare alcune cose sull’incidente, visto che stavano storcendo notizie riportate storte già da altri.
Sono poi andata ad una delle “porte d’ingresso” a vedere se c’erano offerte nella cassetta ed in effetti c’erano! Poi mi son ripresa la veste da Corsara e vi ho preparato un riassunto da usare come promemoria per il prossimo anno: le cose ancora storte che ci sono. Le vedete in foto. Cioè, non significa che il Palio non sia bello ma forse bisognerebbe separare la Sagra dal momento rievocativo; nella prima si possono concedere digressioni culinarie perché in effetti si camperebbero pochi soldi cercando di far ingollare zuppe di cipolle e cavoli alla gente; nella seconda vorremmo vedere gente che prende la cosa seriamente e rigorosamente, magari solo per due ore ma in modo scientificamente rigoroso. Promuovo solo la bimba col ciuccio data la inconsapevolezza della giovanissima età temendo però che la sua presenza sia frutto dell’esibizionismo degli adulti; ma allora meglio il bimbo di pochi mesi in braccio alla mamma che dormiva saporitamente.
Il resto è Carnevale: macchine fotografiche e birre durante la sfilata, cellulari che squillano e il mascherato risponde, sandali col tacco fashion 2014, alcoolici moderni messi in bellavista, salse americane, mocassini, ecc. E infine tutti quei termini in “orum”. Allora: se vogliamo simulare il latino corretto, “orum” alla fine di un soggetto non c’entra niente; se volete simulare il volgare (perché nel 1200 comunemente la gente il latino non lo parlava più, men che meno in osteria), di nuovo tutti quegli “orum” non hanno senso. Solo per dire che si può e deve migliorare. Perché ne vale la pena.
* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo
Palio divertente, le vivande gustose con punte di eccellentia sardorum celtarum e cinghialorum… San Griam invece deludente bibendum, troppo lightorum… e tutto quel mojito, se un rude armigero e la sua avvenente dama desiassero libare chessò un negroni, un black russian, un americano rosso, quod fecerunt?