Liguria, Matteo Rosso (FI) accusa: “Basta nominare gli amici degli amici”

Bocciata in Commissione nomine riunita ieri pomeriggio, mercoledì 18 Matteo Rossogiugno, la proposta di Matteo Rosso, Forza Italia, in merito alla congruità dei curricula relativamente agli incarichi che la Commissione stessa è chiamata ad affidare nei vari enti e società di cui la Regione ha quote o partecipa. Lo fa sapere lo stesso esponente di Forza Italia che spiega: “basta nominare gli amici degli amici. Di fronte all’ennesimo curriculum che non aveva niente a che fare con la nomina che stavamo per fare ho provato a individuare un criterio che potesse andare bene alla Commissione e potesse essere garanzia di competenza e trasparenza nei confronti dei cittadini rispetto agli incarichi che vengono affidati. Purtroppo nessuno mi ha seguito in questa battaglia e sono stato l’unico a votare la proposta di nominare solo persone che abbiano curriculum che hanno a che fare con le nomine che andiamo facendo”.

Il casus belli è la scelta di un rappresentante regionale in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Opera Pia Siccardi Berninzoni” di Spotorno: «il profilo – sostiene Rosso – era di una persona competente rispetto alle funzioni del Consiglio di Amministrazione come stabilite dallo Statuto” cioè di un esperto amministrativo. Purtroppo il curriculum presentato non rispondeva a queste richieste e la mia posizione, come sempre accade in questi casi, è stata di contrarietà. Mi è stato riposto che questo era l’unico che non aveva rinunciato all’incarico, cosa alquanto strana a mio parere, e che, e voglio riportare le parole del Consigliere regionale del Pd Ferrando “in passato abbiamo fatto nomine ben peggiori con requisiti meno attinenti ancora”».

Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma al di là delle distorsioni e dell’effimera polemica interessata, Matteo Rosso centra comunque il punto generale: “Stiamo parlando di nomine e incarichi pubblici che a mio parere dovrebbero seguire una logica di professionalità ed attinenza rispetto a quello che si va a fare. Bisogna smettere di ragionare secondo logiche da Manuale Cencelli o in base alle amicizie e conoscenze personali. Qui si tratta, in un momento in cui la politica è invisa alla gente, di dimostrare che si lavora nell’interesse della comunità che siamo chiamati a rappresentare”.

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1 Commento

  1. Decadenza dei Consiglieri Provinciali uscenti dai Cda delle Partecipate
    I Consigli Provinciali scadranno tutti a fine giugno.
    I Consiglieri Provinciali uscenti con incarichi nei cda delle Partecipate, (Aeroporti , Aziende di Trasporto, etc) , dovranno comunque lasciare, (anche in corso di mandato), l’incarico nei cda , dal momento che tali incarichi sono strettamente connessi all’esercizio della loro funzione pubblica, istituzionale, di Consigliere Provinciale che viene a cessare.
    Il Presidente della Provincia che rappresenterà fino al 31/12/2014 l’intero Consiglio Provinciale, dovrebbe assumere temporaneamente, fino a nuova nomina, la carica nei Cda delle partecipate, ricoperte dai Consiglieri Provinciali decaduti.
    E’ anche un modo per evitare che i Consiglieri Provinciali decaduti, continuino ad esercitare potere e visibilità politica all’interno delle nascenti Province e Città Metropolitane.
    Tutto ciò andrebbe comunque chiarito nelle circolari interpretative della Legge Del Rio.

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