Bocciata in Commissione nomine riunita ieri pomeriggio, mercoledì 18 giugno, la proposta di Matteo Rosso, Forza Italia, in merito alla congruità dei curricula relativamente agli incarichi che la Commissione stessa è chiamata ad affidare nei vari enti e società di cui la Regione ha quote o partecipa. Lo fa sapere lo stesso esponente di Forza Italia che spiega: “basta nominare gli amici degli amici. Di fronte all’ennesimo curriculum che non aveva niente a che fare con la nomina che stavamo per fare ho provato a individuare un criterio che potesse andare bene alla Commissione e potesse essere garanzia di competenza e trasparenza nei confronti dei cittadini rispetto agli incarichi che vengono affidati. Purtroppo nessuno mi ha seguito in questa battaglia e sono stato l’unico a votare la proposta di nominare solo persone che abbiano curriculum che hanno a che fare con le nomine che andiamo facendo”.
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Il casus belli è la scelta di un rappresentante regionale in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Opera Pia Siccardi Berninzoni” di Spotorno: «il profilo – sostiene Rosso – era di una persona competente rispetto alle funzioni del Consiglio di Amministrazione come stabilite dallo Statuto” cioè di un esperto amministrativo. Purtroppo il curriculum presentato non rispondeva a queste richieste e la mia posizione, come sempre accade in questi casi, è stata di contrarietà. Mi è stato riposto che questo era l’unico che non aveva rinunciato all’incarico, cosa alquanto strana a mio parere, e che, e voglio riportare le parole del Consigliere regionale del Pd Ferrando “in passato abbiamo fatto nomine ben peggiori con requisiti meno attinenti ancora”».
Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma al di là delle distorsioni e dell’effimera polemica interessata, Matteo Rosso centra comunque il punto generale: “Stiamo parlando di nomine e incarichi pubblici che a mio parere dovrebbero seguire una logica di professionalità ed attinenza rispetto a quello che si va a fare. Bisogna smettere di ragionare secondo logiche da Manuale Cencelli o in base alle amicizie e conoscenze personali. Qui si tratta, in un momento in cui la politica è invisa alla gente, di dimostrare che si lavora nell’interesse della comunità che siamo chiamati a rappresentare”.
Decadenza dei Consiglieri Provinciali uscenti dai Cda delle Partecipate
I Consigli Provinciali scadranno tutti a fine giugno.
I Consiglieri Provinciali uscenti con incarichi nei cda delle Partecipate, (Aeroporti , Aziende di Trasporto, etc) , dovranno comunque lasciare, (anche in corso di mandato), l’incarico nei cda , dal momento che tali incarichi sono strettamente connessi all’esercizio della loro funzione pubblica, istituzionale, di Consigliere Provinciale che viene a cessare.
Il Presidente della Provincia che rappresenterà fino al 31/12/2014 l’intero Consiglio Provinciale, dovrebbe assumere temporaneamente, fino a nuova nomina, la carica nei Cda delle partecipate, ricoperte dai Consiglieri Provinciali decaduti.
E’ anche un modo per evitare che i Consiglieri Provinciali decaduti, continuino ad esercitare potere e visibilità politica all’interno delle nascenti Province e Città Metropolitane.
Tutto ciò andrebbe comunque chiarito nelle circolari interpretative della Legge Del Rio.