Consiglio comunale Albenga: Corallo (M5S) getta la spugna dopo meno di un mese e lascia il posto a Francesco Di Lieto

di Fabrizio Pinna – Non è durata nemmeno un mese l’esperienza in Francesco Di LietoConsiglio comunale dell’ex portavoce / candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle di Albenga Ivano Corallo, tanto che ha già ieri optato definitivamente per le sue dimissioni “con effetto immediato”. Motivazione ufficiale: “La decisione è dovuta per sopraggiunti problemi di carattere famigliare”.

Se fosse stato eletto sindaco, si sono chiesti in molti, sarebbero arrivate ugualmente le dimissioni, lasciando così nel caos l’Ente pubblico? Un’ammissione implicita di inadeguatezza a qualsiasi ruolo amministrativo – dimostrata anche durante il primo Consiglio di qualche giorno fa – e ingenua sottovalutazione dell’impegno che comporta a qualsiasi livello, dicono più semplicemente altri. Sia come sia di ciò e al di là di ulteriori malizie circolate in città, di certo non un buon biglietto da visita per i pentastellati ingauni alla loro prima prova in elezioni locali.

I quali comunque mettono le mani avanti e provano ad arginare le inevitabili polemiche per coprire il fianco: «Il MoVimento 5 Stelle Albenga ha, fin dalla campagna elettorale, concentrato l’attenzione sul Gruppo e non sul singolo per evitare la personalizzazione della politica, che ha creato, a nostro giudizio, una storpiatura nel rapporto tra cittadino e istituzione. Il portavoce subentrante, pertanto, non è che il referente della volontà e delle decisioni prese in modo collegiale da tutti i componenti del Meet Up di Albenga». Insomma, democrazia a staffetta, anche se con il fiato piuttosto corto in questo caso. D’accordo anche gli elettori albenganesi che li hanno votati? Non si saprà mai, e che anche questa si possa considerare una “storpiatura nel rapporto tra cittadino e istituzione”, rimane più di un lecito dubbio.

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Ad ogni modo, il MoVimento 5 Stelle ingauno ha già preso contatto con gli uffici comunali «per espletare tutto l’iter burocratico per la sostituzione, così come previsto dall’ art. 38 e 45 del D.lgs 267/2000 “Testo Unico Enti Locali”. Il primo candidato “che nella medesima lista segue immediatamente l’ultimo eletto”, risulta essere Francesco Di Lieto, 29 anni, architetto, attivista dal 2012 del Meet Up locale», che nella tornata elettorale del 25 maggio ha ricevuto 94 preferenze.

17 Commenti

  1. intervengo in questa sorta di “scambio epistolare” (questo è il massimo di linguaggio forbito che riesco a raggiungere, ERMENEUTICA per me è irragiungibile) per rispondere a effe.
    i problemi da me richiamati non sono affatto risovibili SOLO con prassi legali, ma PRINCIPALMENTE con la volontà personale di coloro che vengono investiti della carica di amministratore!
    -la cifra spettante come rimborso elettorale (ovvero finanziamento pubblico ai partiti), la cui eliminazione è stata richiesta a gran voce dal M5S, è stata restituita integralmente (42 Mln di euro)
    -un qualsiasi candidato di una lista M5S eletto, non può candidarsi in nessuna altra competizione elettorale durante il suo mandato
    -dopo il secondo mandato elettorale, nessuno è più candidabile nelle liste del M5S
    queste sono regole proposte ed accettate dagli attivisti del M5S proprio per non fare della carica elettorale una professione, e non “leggi e regolamenti più stringenti sui criteri di selezione delle nomine o assunzioni di cariche pubbliche”
    per andare oltre l’indignazione generale noi facciamo così.
    è semplice, basta volerlo.

  2. @ bardenolla, sai che anch’io ti stimo e non sarà/sarebbe certo una diversità di opinioni a cambiare questo; in parte ritengo condivisibili le tue critiche; il richiamo – un po’ giocoso anche se poco chiaro – all’ermeneutica non è proprio da conversazione quotidiana ma era un modo sintetico di comodo (mio! vero…) per richiamare quel grado di opacità ineliminabile che la scrittura ha sempre, in ogni occasione e forma, come per altri aspetti ricordi anche tu. Ci sono alcuni versi di Octavio Paz che amo molto fin da quand’ero ragazzo e che riassumono bene: “Le parole sono ponti. / Sono anche trappole, gabbie, pozzi”…
    È anche vero che l’articolo è particolarmente tagliente proprio perché centrato solo sull’aspetto “pubblico, amministrativo, politico e tecnico” (per così dire in 4 parole) della vicenda, e lascia lontano sullo sfondo qualsiasi considerazione sulle motivazioni umane e private. Scelta giornalistica di certo sempre discutibile.
    @ Marco Badoino: ho letto; ma è “normale” che dimissioni molto anticipate di un candidato sindaco creino polemiche e dibattiti (ricordo, solo qualche mese fa, il caso di Angelo Galtieri ad Alassio, che poi si è risolto diversamente); l’argomento di Oreste Luce sulle preferenze è debole e qualcuno potrebbe dire: “appunto, hanno votato il candidato sindaco e non gli altri!” (è una boutade! il senso del discorso, si capisce…).
    Più seriamente, non condivido invece per nulla la questione dell’indignazione, che lascia secondo me il tempo che trova: è falso che la gente non abbia reazioni repulsive o che i media, anche locali, ciclicamente non abbiano sollevato i problemi richiamati da Luce. Tuttavia, essendo prassi formalmente legali, se non si interviene a livello normativo – via via a cascata dal Parlamento sino agli enti locali, senza trascurare, certo, le procedure interne dei partiti e/o movimenti – con leggi e regolamenti più stringenti sui criteri di selezione delle nomine o assunzioni di cariche pubbliche, non vedo come si possa davvero andare realisticamente oltre la semplice indignazione generale…
    La spinta al rinnovamento, insomma, deve essere portata all’interno delle varie istituzioni: a me sembra che il problema su alcune questioni – come queste da lungo tempo largamente e indistintamente condivise dall’opinione pubblica – non sia più ormai il “cosa fare” ma il “come farlo”…
    effe

  3. Un articolista dovrebbe conoscere anche il modo più semplice per poter comunicare con tutti i lettori…dal più istruito a quello meno…ho dovuto dar sforzo a tutto il mio intelletto per comprendere alcuni passaggi…e dal momento che vorrei che il mio pensiero non fosse interpretato ma percepito chiaro risponderò in modo semplice (che è anche l’unico modo che conosco)
    mi dispiace sia passato dalle mie parole un intento a definire l’articolista “malvagio”..non era mia intenzione.. visto che ne ho molta stima…ma le parole sono soggette a cambio di significato se non se ne sente il tono con cui vengono pronunciate…e ognuno le interpreta alla sua maniera…in base a ciò che sente..o pensa di “adeguare”come critiche alle proprie
    Parole su Corallo se ne sono già sentite in campagna elettorale…ma non si sono scritti articoli…perché scriverli in un momento di “debolezza”?
    mi chiedo!!…la decisione di ritirarsi, per motivi famigliari dal consiglio comunale, da parte del candidato sindaco dei 5 stelle ha “indebolito” il movimento che non ha potuto far altro che condividerne la scelta ben sapendo di doversi mostrare “nudo”….non parlo da lettrice coinvolta sentimentalmente in quanto facente parte del gruppo criticato..ma come lettrice coinvolta sentimentalmente in quanto essere umano
    ..ho trovato solo alquanto fuori luogo un articolo di questo genere in un momento simile…come se la penna si fosse armata di proiettili contro un foglio bucato

  4. Conoscendo intimamente questo articolista, mi concedo lo spazio per una (interrogativa) “Nota a margine” al commento di @ Bardenolla / Angela…
    Non vorrei dire parolacce, però: Intentional Fallacy. Da una parte, capisco che un articolo critico (fatti, argomenti, interrogativi, interpretazioni, etc.) possa non far piacere ed essere percepito in maniera particolarmente amplificata da chi è coinvolto anche “emotivamente”. Dall’altra, mi sfugge invece qualcosa della tua “critica della critica”, che stigmatizza una ipotetica (e, pare, alquanto malvagia) “intentio auctoris”.
    Il mio dubbio ermeneutico è questo: se l’articolista fosse davvero animato da accentuata ostilità verso il M5S – come ha supposto Marco Badoino – perché mai avrebbe dovuto aspettare un mese dopo (!) le elezioni per sferrare un “colpo basso”, come l’hai chiamato tu? E a quale pro? Convincimi che ciò abbia senso, e potrei anche darti ragione nella tua interpretazione!
    effe

  5. Sarebbe meglio che gettassero la spugna certi personaggi che da sempre fanno i loro affari a spese del bene pubblico ….

  6. È fatto molto bene l’articolo. .posto in maniera da non cadere nell’occhio della critica..si ipotizza ..ma ipotizzano gli altri…il giornalista riporta solo ciò che si vocifera…si ..ma …chi vocifera?..parla solo di una parte dei cittadini..quelli di altri schieramenti mi sembra di capire..dal momento che lui stesso ammette che il parere sulla questione dei 1251 cittadini che hanno votato il movimento alle elezioni non si saprà mai…e allora?..allora c’è poco da ipotizzare…a me sembra un colpo basso

  7. Caro Marco Badoino,
    il giudizio su quanto scrivo come sempre nei commenti lo lascio naturalmente ai lettori, nel bene e nel male. Su quanto dice, però, alcune precisazioni.
    Non faccia troppo caso ai titoli a volte un po’ pittoreschi e “strillati” sui giornali; nessun “accanimento”, solo un articolo dal taglio critico che riporta anche alcuni giudizi ricorrenti. Troppo netto e severo? Su questo non sta a me pronunciarmi, ma appunto ai lettori farsi la propria opinione. Ognuno ha il suo stile, ma anche “colleghi” in altre testate – in totale indipendenza una dall’altra – hanno dato letture dei fatti nella sostanza simili per le dimissioni arrivate dopo meno di un mese. Qualcosa significa anche questo.
    Aggiungo, tuttavia, che si sbaglia: personalmente non ho “preconcetti negativi nei confronti sia sulla persona di Ivano Corallo che in generale dei membri attivisti del MoVimento Cinque Stelle di Albenga”, come lei ritiene.
    Né particolare “antipatia o astio” in generale: pur non condividendo molte delle “strategie” adottate a livello nazionale quando Grillo e i vertici del movimento esondano irresponsabilmente, e che reputo pessime per l’Italia, non penso però che il M5S sia in sé particolarmente “demoniaco”, come in tanti lo etichettano per (loro) comodità; figuriamoci a livello locale.
    Non credo nessuno – avversari compresi – abbia mai messo in dubbio la vostra genuina grande passione civile, che tutti mi pare abbiano invece sempre riconosciuto anche in campagna elettorale. Secondo lei potrei davvero considerarla una cosa da “poco o nulla”? D’altra parte, contrariamente a quanto in molti pensano, per me il M5S pur essendo oggettivamente ancora poco radicato a livello locale ad Albenga ha ottenuto un buon primo risultato nelle amministrative. Il resto dovrà ancora dimostrarlo dentro (e fuori) il Consiglio comunale nei prossimi anni.
    Un saluto e cordialità.
    effe

  8. ……..Fatto sta che se avessero messo le ruote al nonno sarebbe stato un carretto…

    del “senno di poi” son piene le fosse

  9. ……..Fatto sta che se il M5S avesse vinto le elezioni e se Corallo fosse diventato sindaco, ora si andrebbe di nuovo al voto

  10. Su tre elettori grillini ingauni alle Europee, due, pochi secondi dopo, hanno cambiato idea, e per il Comune hanno votato altro.
    E il loro … “non-candidato” sindaco ha aspettato un mese per dimettersi!
    “… avanti il prossimo, gli lascio il posto mio…” cantava Cocciante, e non proseguiamo il testo, per amor di carità…

  11. Caro Fabrizio Pinna,
    rispondo a titolo personale nonostante sia un attivista del MoVimento ma ritengo in questa occasione sia superfluo scomodare gli amici del Meetup per condividere questo mio commento perché li conosco personalmente uno per uno ed approverebbero.
    Trovo il titolo ed il contenuto dell’articolo complessivamente farcito di preconcetti negativi nei confronti sia sulla persona di Ivano Corallo che in generale dei membri attivisti del MoVimento Cinque Stelle di Albenga. Le parole contenute nel pezzo: “Corallo getta la spugna”, “ammissione implicita di inadeguatezza”, “ingenua sottovalutazione dell’impegno”, “ulteriori malizie circolate in città”, “storpiatura nel rapporto tra cittadino ed istituzione”, “anche se con il fiato piuttosto corto”, mi bastano per sottolineare un astio ed un’antipatia nei confronti del MoVimento da parte sua, ora in qualità di giornalista.
    Perché questo?
    Io insieme a Giovanni Magaletti abbiamo presentato la lista ad Albenga. Oltre a presentarci limpidamente alle elezioni amministrative per quello che siamo (forse sarà poco o nulla agli occhi suoi) non abbiamo fatto altro fino ad ora -a livello istituzionale- che votare in Consiglio Conunale le linee programmatiche proposte da Sindaco Cangiano. Questo atto dovuto ovviamente perché coincidono con le nostre, ma anche per dare una mano in questo periodo critico per la città.
    Quindi non capisco questo suo accanimento che ci riserva, soprattutto in questa recente difficile scelta in cui uno dei nostri ha avuto dei problemi famigliari.

    (Male non fare, paura non avere.)

  12. Bell’articolo, …politico, anche se la formazione di questo gruppo e soprattutto la scelta del candidato sindaco è stata un vero disastro.
    Dopo la gestione leghista e ancor prima dei compagnucci, con tutto quello che abbiamo potuto vedere, era l’occasione buona per proprorre davvero un alternativa. A questa nessuno ci ha mai davvero creduto, ma non abbiano timore i politicanti e i loro troll commentatori, il M5S ad Albenga continuerà a vigilare sull’amministrazioen senza mai mancare un colpo e senza fare nessuno sconto.
    Nessuno dorma sonni tranquilli e si adagi troppo sugli allori… 🙂

  13. Non capisco sinceramente la forma dell’ articolo.
    Se anche fosse stato eletto sindaco e gli fosse successo qualcosa come avrebbe fatto??
    Prime di scrivere bisognerebbe pensare che il caso puo’ modificare senza avvisi la vita di chiunque.
    I voti degli Albenganesi non sono persi e il nuovo consigliere fara’ vedere di che pasta sono fatti i 5 stelle Ingauni.

  14. Ora tutti capiranno perchè alle europee i voti del m5s sono stati molti di più di quelli alle comunali…

  15. 1251 VOTI BUTTATI,1251 persone che hanno sbarrato un nome e non è stata mantenuta la loro volonta
    Dite tanto di renzi,ma ora voi avete un rappresentante che non è stato eletto dal popolo,ma fortunatamente il buon francesco è un vero albenganese e non avra paura di parlare

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