Elezioni Albenga, la parte “oscura” dei candidati Sindaco: Massimiliano Nucera (4)

Giro di boa per la serie di interviste “inusuali” de “La Nonna del Corsaro Nero”, Sandra Berriolo, ai sei candidati Sindaco ad Albenga: “ogni due giorni, leggerete un’intervista alla volta, ma naturalmente nessuno di loro sa ancora cosa hanno risposto gli altri: le interviste sono state infatti effettuate tra il 3 e il 10 aprile. Tutti e sei i candidati sono stati disponibili e simpatici; e tutto sommato credo che le risposte siano sincere… perché non davo loro tempo per pensare”…


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Massimiliano Nucera (1968), candidato Sindaco delle tre liste civiche FacciAmo Albenga, Civica Ingauna e I Giovani della Città

Massimiliano Nucera e C’era un ragazzo che come me di Sandra Berriolo– Come reagisci alle provocazioni? Sono riflessivo quindi non reagisco d’impulso ma rifletto e reagisco in seconda battuta.

– Musica: Beatles o Rolling Stones? I Rolling, li sento più vicini alla mia generazione. Oggi ascolto apprezzo molto soprattutto i cantautori italiani.

– Topolino o Paperino? Paperino perché è più simpatico e autoironico.

– Don Camillo o Peppone? Don Camillo perché cercava di capire, di comprendere e di perdonare. E poi parlava con Gesù e questa cosa mi piaceva.

– Totò o Buster Keaton? Assolutamente Totò per il tipo di umorismo e per lo stile mediterraneo di rapportarsi.

– Libri. Quello che ho amato di più è “Il nome della Rosa” e in linea generale amo i romanzi.

-Film: a casa o al cinema? Ormai sempre più spesso a casa.

– Il primo film che ti ha colpito? Fuga da New York. Ma ero rimasto scioccato da “I ragazzi dello zoo di Berlino”, che tutti i ragazzi dovrebbero vedere per capire la crudeltà della droga.

– Genere preferito. Quelli americani d’azione. Chi vorresti essere in un film un indiano degli western perché cerco sempre di mantenere l’originalità.

– Sport praticato in passato. Il calcio. Ho avuto come allenatore Ciliberti e ho giocato nell’interregionale under 19. Poi però ho smesso intorno ai 20 anni perché non ero abbastanza alto. Ma ho fatto anche mezza maratona, bici su strada e tennis.

– E attualmente? Sempre il calcio: ogni domenica mattina con un gruppo di amici ci si sfida a Bastia, comprendendo nelle squadre anche i nostri figli a volte.

– Che tipo di tifoso sei? Sfortunato.

– Cucina. Mi piace mangiare; in questa stagione ad esempio adoro fave e salame ma amo moltissimo il pesce. Sono anche un ottimo cuoco: invito amici e parenti (a volte siamo a tavola in 20-25); il mio piatto forte sono gli spaghetti di Gragnano allo scoglio.

– Se fossi un dolce, quale? La crostata perché non finisce con la superficie: penso che bisogna andare a fondo nelle cose.

Mare o montagna? Montagna, perché troppo caldo e troppo sole non mi piacciono e in montagna sei più a contatto con la natura: è più solitaria. Piuttosto che stare su una assolata e affollata spiaggia estiva vado a vedere una mareggiata.

– Viaggi ho sempre viaggiato molto in Italia, anche per portare i miei figli a vederne le bellezze. Il viaggio deve lasciare un ricordo. Ma il mio sogno è fare il Coast to coast negli Usa.

rubricasandrahome1– Lavori di casa. Ci sono margini di miglioramento, per dirla diplomaticamente. Piccole riparazioni? Qui vado meglio, raramente devo chiamare un artigiano.

– Vino bianco o rosso o birra? Rosso.

– Stagione preferita. La primavera perché migliora l’umore.

– Animali domestici. Preferisco il cane e mi affeziono molto.

– Scuola: il primo giorno. Ho pianto tutto il tempo per via del distacco dalla mamma. Avevo la maestra Aschero Raimondo con cui stavo bene ma tutto il mio percorso scolastico non mi ha mai visto entusiasta.

– Rapporto con la tecnologia? La mia è l’ultima generazione che è arrivata alla laurea senza tecnologia quindi poi ho dovuto adeguarmi.

– Programmi Tv. Ne vedo poca; in genere guardo i programmi di attualità, film e naturalmente il calcio.

– Mezzo di trasporto preferito. La bicicletta

– Cosa volevi fare da grande? Ovviamente il calciatore, da piccolo; ma alle medie col prof. Matteo Ferrigno sono stato coinvolto dalle cose tecniche e cominciavo così a pensare di diventare architetto.

– Cosa hai fatto che non avresti mai pensato. Da molto giovane non avrei pensato di arrivare bene a una laurea e figuriamoci di impegnarmi in politica. Dal punto di vista più profondo ho scoperto la sopportazione quando come obiettore di coscienza sono stato un anno in servizio in un Istituto con persone difficili: quell’esperienza mi ha lasciato molto e ho scoperto non solo la sopportazione delle situazioni esterne ma anche la mia pazienza di aspettare che finisse quell’anno.

** Per leggere tutte le interviste ai candidati Sindaco, clicca qui.

* La Nonna del Corsaro Nero: la rubrica Corsara di Sandra Berriolo

2 Commenti

  1. Mi spiace sempre criticare negativamente ma questa sarebbe un’intervista? Mancava chiedergli che dopobarba usa e se porta i boxer o gli slip.

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