Liguria – superamento degli indici delle zone agricole, Melgrati: è caos tra Regione e Comuni.

“Con l’interrogazione discussa questa mattina in Consiglio regionale ho Marco Melgrati B1 00chiesto spiegazioni in merito ad una lettera che la Regione Liguria ha inviato ai Comuni affinchè verifichino la corrispondenza o meno degli attuali indici di edificabilità fondiaria previsti dal proprio strumento urbanistico per le zone omogenee di tipo E, rispetto ai limiti di densità edilizia massima previsti per legge dal decreto ministeriale del 2 aprile 1968”. Così dichiara Marco Melgrati, capogruppo di Forza Italia in Regione che questa mattina ha discusso la sua interrogazione sulla questione .

Spiega il consigliere regionale: “in sintesi alcuni Puc e Prg approvati dalla Regione in questi anni portano l’indice agricolo di 0,02 metro quadrato su metro quadrato, il doppio rispetto allo 0,03 metri cubi su metro quadrato che tradotto in metri quadrati corrisponde a 0,01. Per esempio il Comune di Albenga, nel Prg adottato nel 1978 aveva l’indice agricolo 0,10 mc/mq, più del triplo rispetto a quello del decreto ministeriale e nella variante del PRG del 2002, scendeva a 0,2 mq/mq, comunque doppio rispetto all’indice di densità massima previsto dal d.m. del 1968”.

“L’analisi – continua Melgrati – è che questi Piani a suo tempo sono stati valutati ed approvati dalla Regione Liguria benché avessero degli indici agricoli doppi o tripli. La considerazione è come sia stato possibile che l’Ente regionale abbia dato il suo benestare benché evidentemente ci fossero discrepanze tra i Piani e la normativa di riferimento, visto che l’assessore Cascino conferma che per i PRG vale il decreto ministeriale del 1968 che prevedeva degli indici precisi ben inferiori a quelli approvati. Volevo capire poi in base a quale logica oggi, anche con fare “minatorio” la Regione chiede la verifica di questi indici ai Comuni cosa che crea non pochi problemi anche in termini di risorse economiche e organizzazione degli uffici tecnici”.

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“Insomma – aggiunge il Capogruppo di Forza Italia – la solita disorganizzazione all’italiana rispetto alla quale diventa complesso fare chiarezza e che determina una confusione normativa e di controllo che rischia di mandare in tilt le amministrazioni comunali liguri. In tutto questo caos la Regione, che non ha fatto altro che contribuire in questi anni ad alimentare la confusione, invece che aiutare le Amministrazioni comunali a mettere ordine vuole fare la parte del cerbero emanando dictat che gli servono a scaricare sui Comuni le sue responsabilità”.

La risposta dell’assessore assolutamente insoddisfacente atteso che ha definito la lettera solo indicativa e non impositiva fa sorgere spontaneo il commento di Melgrati: “la prossima lettera la scrivano sui rotoloni regina”.