Albenga: spettacolo e società per la Fionda di legno 2014 a Don Mazzi (con fotogallery)

di Alfredo Sgarlato – Ottavo appuntamento con la Fionda di legno, il studiorossello-8287premio ideato nel 2007 dai Fieui di Carruggi per chi ha tirato buone fiondate. La manifestazione, in un Teatro Ambra come al solito gremito, si apre sabato non con una fiondata ma con una buona notizia: dal primo aprile, e non è un pesce, Alberga avrà il Centro Oncologico, grazie al contributo di volontari e cittadini.


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Lo spettacolo, presentato dall’attore Mario Mesiano, fresco del successo ricevuto con “L’uomo che non attraversava la strada”, inizia con un video dove il mitico Shel Shapiro recita i primi undici articoli della costituzione, sperando che non siano stravolti in nome dell’unico valore che sembra guidare oggi l’umanità, cioè il profitto. Quindi l’esibizione di Zoe Nochi, giovanissima ma già navigata interprete di musical che canta con tecnica vocale e di performance sorprendente per una ragazzina “Over the raimbow” e “Vita”.

Il portavoce dei Fieui Gino Rapa racconta la storia della Fionda accompagnato dalla cantante Marisa Fagnani e Raffaele Esposto, sassofonista di Jazz Ambassador e Stavolta mia moglie mi manda a funk… che omaggiano De Andrè, Gaber e Vecchioni. Infine il protagonista della serata, Don Antonio Mazzi.

Don Mazzi dialoga con Antonio Ricci, Mesiano e Rapa, corregge il tiro, è proprio il caso di dirlo, su un infelice titolo di giornale che definisce pirla (il giornale ovviamente) e racconta la propria vita dedicata a salvare i tossicodipendenti, ma quelli veri, non quelli di San Patrignano (e questa è una gran fiondata, grazie da chi coi tossicodipendenti veri ci ha lavorato), e la sua concezione della Chiesa che è quella di Papa Francesco e del Cardinale Martini e di Padre Turoldo e non di chi ne ha fatto strumento di potere, come Don Verzè, altra fiondata a segno.

Il pubblico però è colpito soprattutto dallo spirito e dalla vitalità di un uomo più che ottantenne che pure è stato operato di cuore in passato. Don Mazzi ci racconta di alcuni ragazzi conosciuti nel suo lavoro e di come finché stanno male non cantano, il cantare è segno di guarigione. E questo è un bel messaggio che lascia a noi di Alberga. Salgono allora sul palco Franco Fasano, che canta una canzone del musical “Caino e Abele” scritto per la comunità Exodus, e poi I Trilli con la nuova formazione, Vladimiro e Fabio, che ha ripreso la lunga storia di Pucci e Pippo, che coinvolgono tutto il pubblico con le canzoni della tradizione genovese, da quelle più goliardiche a quelle più accorate. Il presidente dei Fieui Michele Prisciandaro e Antonio Ricci consegnano la Fionda a Don Mazzi. E da oggi cominciamo a chiederci chi sarà la prossima.

* Vedi la polemica: Don Mazzi, “Mai perdono a chi ha condannato Berlusconi”? La bufala dei quotidiani e la fiondata dei Fieui di caruggi contro “i giornali pirla” (video intervista)

* Nella fotogallery (a cura dello © Studio Fotografico Rossello – Albenga) alcuni momenti della premiazione Fionda di Legno 2014 a Don Mazzi

1 Commento

  1. Grazie per avere sottolineato nella presenza di Don Mazzi i significati veri e non le distorsioni scandalistiche!

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