Vendemmia 2024, Cia Savona: “Annata difficile per le condizioni climatiche”

Vendemmia

Il responsabile del settore vitivinicolo Cia Savona, Mirco Mastroianni, ha evidenziato le difficoltà della vendemmia di quest’anno a causa delle elevate temperature estive e della ridotta escursione termica, che hanno ostacolato la maturazione delle uve e aumentato la necessità di trattamenti fitosanitari. Nonostante le criticità, Mastroianni assicura che la qualità dei vini d’eccellenza, Dop e Igt, rimarrà alta, anche se si prevede un calo della produzione. Si teme che una minore presenza sui mercati possa influenzare l’export e l’indotto del settore, ma si punta su una preferenza dei consumatori per prodotti di qualità. Inoltre, si segnalano opportunità nella valorizzazione della vitivinicoltura eroica e dell’enoturismo. Mastroianni conclude sottolineando l’importanza di sostenere l’innovazione nelle aziende e di affrontare i cambiamenti climatici con strategie operative adeguate, inclusa la necessità di aumentare le concessioni per nuovi vigneti.

“La situazione climatica con eccessivo caldo a luglio e agosto, oltre alle ridotte escursioni termiche (a parte questi ultimi giorni) hanno creato inevitabili difficoltà per la Vendemmia di quest’anno. Le temperature elevate, 34-36 gradi, hanno bloccato la maturazione delle nostre uve, sia per gli zuccheri quanto per quella fenolica. E troppa umidità ha obbligato ad aumentare gli interventi nelle vigne con trattamenti fitosanitari” spiega il responsabile Cia Savona del settore vitivinicolo Mirco Mastroianni, che non nasconde le criticità generali di questa annata per produttori, aziende del settore e le cantine del territorio savonese.

“I cambiamenti climatici in atto impongono necessariamente una attenzione e una costante monitoraggio dei vigneti, con strumenti e azioni dirette capaci di tutelare le produzioni vinicole”.

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“Tuttavia i vini d’eccellenza, Dop e Igt, non mancheranno e saranno ancora protagonisti della filiera del vino: rispetto ad un previsto calo della produzione, la qualità espressa dall’identità territoriale dei nostri prodotti sarà comunque garantita” precisa ancora Mastroianni.

Nonostante le condizioni climatiche sfavorevoli, l’auspicio è quello di confermare i livelli di vendite e la commercializzazione dei vini DoC e IgT del ponente ligure: “Sicuramente una presenza sui mercati meno marcata a livello quantitativo potrebbe rappresentare un problema rispetto all’export e al complessivo indotto del comparto enologico, ma contiamo sul consolidamento nelle scelte dei consumatori rispetto a criteri qualitativi e di prodotti vinicoli ricercati”.

Sull’andamento del settore, inoltre, segnali positivi arrivano dalla valorizzazione della vitivinicoltura eroica e dell’attività enoturistica, attrattiva sempre più importante nelle stesse scelte di destinazione turistica. “Ora è necessario sostenere i processi innovativi delle nostre aziende e affrontare in maniera strutturale i cambiamenti climatici, con strategie operative funzionali alle esigenze di produzione vitivinicola: ad esempio, le stesse autorizzazioni per nuovi vigneti e impianti, aumentando le concessioni e quindi una maggiore competitività, restano ancora un punto critico” conclude Mastroianni.