di Alfredo Sgarlato – Come è tradizione da alcuni anni, l’Albenga Jazz Festival ha una particolare anteprima il 1° agosto con un concerto nella Cattedrale di San Michele. La serata, organizzata in collaborazione da Le Rapalline In Jazz con l’associazione Vallinmusica, vede protagonista il Maestro Ismaele Gatti, che esegue al Grand’Organo Serassi alcune arie e ouverture d’opera trascritte dal Maestro stesso. Accanto ai tre giganti dell’Opera italiana, Verdi, Puccini e Rossini, sono eseguite due composizioni per organo di autori coevi molto meno noti ma degni di grande interesse: Polibio Fumagalli (1830- 1900) e Vincenzo Petrali (1830- 1889): composizioni molto suggestive che conquistano il pubblico presente quanto le melodie più note.
La potenza di Verdi, lo struggimento di Puccini (compositore in realtà molto più all’avanguardia di quanto farebbe pensare il successo di alcune sue arie), la giocosità di Rossini, sono rese perfettamente dal Maestro Gatti, l’organo Serassi della Cattedrale ha una potenza di suono e una varietà di registri da competere con un’orchestra completa: nel “Va pensiero” non sentiamo l’assenza delle voci e ne “L’italiana in Algeri”, per citare solo un titolo, la ricchezza dei suoni, specialmente i bassi maestosi, riproduce la pienezza orchestrale con giochi timbrici raffinati.
Malgrado la compresenza di molti spettacoli nella stessa sera (ma non si potrebbero evitare le sovrapposizioni, almeno in Albenga centro?) la Cattedrale era gremita da appassionati di musica che hanno apprezzato molto il concerto. Anche chi non è appassionato di Opera e si aspettava qualcosa di più canonicamente jazz è stato rapito dalla bellezza della musica e dalla capacità espressiva del Maestro Gatti. Appuntamento dal 18 agosto per il festival vero e proprio che vedrà esibirsi nelle nostre piazze alcuni musicisti di alto livello internazionale: Elia Bastida/ Scott Hamilton/Joan Chamorro, Flo con Enrico Zanisi quartet, The Jazz Defenders (prima assoluta in Italia).