Consiglio regionale: dibattito su Rendiconto 2023 e Assestamento al bilancio di previsione 2024-26 (3)

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Dibattito su Rendiconto 2023, Assestamento al bilancio di previsione 2024-26 e al Documento di Economia e Finanza regionale. In Consiglio regionale nella discussione generale di questa mattina, dopo le relazioni di ieri di Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente), Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno), Fabio Tosi (Mov5Stelle), Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente), Sergio Rossetti (Gruppo Misto–Azione) e Gianni Pastorino (Linea Condivisa), sono intervenuti altri consiglieri.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha dichiarato che la manovra rappresenta «i titoli di coda» della legislatura e ha accusato la maggioranza di non ammettere che questa sia finita: «Mentre in aula si discute di documenti economici e finanziari fuori si decide se e quando si voterà – ha aggiunto – e la maggioranza non ha il coraggio di discutere in aula questa situazione». Garibaldi, nel merito della manovra, ha criticato la politica finanziaria della giunta, che avrebbe creato disavanzi difficili da coprire, e l’assenza di investimenti, in particolare la loro dispersione nel settore sanitario. «Il Rendiconto dal punto di vista politico consegna una eredità – ha detto – che contrasta con quella che la minoranza ha definito una narrazione». Critiche sono state espresse sui programmi infrastrutturali.

Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha dichiarato: «Il clima che si respira è quello della fine dell’impero, un impero che è caratterizzato da una mancanza di visione. La giunta e la maggioranza – ha aggiunto – non hanno visto la Liguria con gli occhi di chi non si sente rappresentato, di chi soffre per la carenza dei livelli di assistenza, chi non ha i soldi per trasferirsi nel Gaslini diffuso e subisce il Genova-centrismo, che non finiremo mai di denunciare, chi subisce la carenza di offerta sanitaria rispetto alla domanda». Centi ha, inoltre,ricordato i ritardi nella costruzione dell’ospedale di Erzelli, i ritardi nella costruzione delle Case di comunità: «Non è possibile avere una solo mobilità attiva in Liguria, che riguarda la creazione delle salme» e ha rilevato la mancanza di dialogo con le minoranze.

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Angelo Vaccarezza (Forza Italia) ha ribattuto alle accuse della minoranza che ha accusato «di fare le prove generai dei comizi elettorali». Il consigliere ha ricordato il peso di 150 milioni della cartolarizzazione, avviata dalla precedente maggioranza (IX legislatura) di centro sinistra per coprire i debiti della sanità e anche le promesse fatte da quella giunta relativamente all’apertura di nuovi ospedali, che poi non è avvenuta: «Non ci potete accusare – ha aggiunto rivolgendosi alle opposizioni – di non essere riusciti a mettere in piedi quello che avevate abbattuto. Sono orgoglioso – ha ribadito – della validità degli interventi che abbiano fatto sul territorio, forse abbiamo fatto degli errori quando non abbiamo politicizzato i servizi».

Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa Presidente) è intervenuta in merito alla manovra economica e finanziaria e ha esordito ricordando che «un giovane su 5 under 35 si trasferisce all’estero per trovare un lavoro perché in Liguria non si trova lavoro qualificato». Secondo il consigliere, infatti, la giunta non ha puntato su politiche adeguate sull’occupazione qualificata, «ma solo su un turismo predatorio e invasivo e mai ecosostenibile». Candia ha ricordato, inoltre, la crisi delle grandi industrie anche in Liguria, «ma non abbiamo visto un vero impegno della giunta per tutelare il nostro comparto produttivo che richiedeva scelte precise». Critiche sono espresse sulle politiche culturali e infrastrutturali e ha denunciato anche crescenti liste di attesa nell’assistenza sanitaria.

Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha invitato a riflettere sul fatto che la Regione sta attraversando un momento difficile di cui la minoranza non ha responsabilità e ha rilevato che l’attuale legislatura sia prossima alla conclusione. «Voi diete che noi abbiamo creato buchi nella sanità – ha detto rivolgendosi alla maggioranza – ma il vostro presidente, che ha avuto per tanto tempo la delega alla sanità oggi non è presente in aula». Il consigliere ha denunciato carenze di operatori sanitari e che, citando fonti sindacali, molti liguri avrebbero rinunciato a curarsi. «E’ necessario un cambio di passo – ha aggiunto – e vogliamo andare alle elezioni perché è necessario rilanciare l’azione della Liguria». Natale ha poi espresso la propria contrarietà al progetto di rigassificatore nel savonese.

Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha dichiarato: «Quale bilancio ci lascia questa giunta? Dopo 9 anni lo stato della sanità ligure vediamo che ci sono liste di attesa bloccate e chiuse per tantissime specialità e 120 mila liguri, cioè l’8% della popolazione totale, non riesce a pagarsi le cure nel privato ed è costretto a rinunciare alle cure». Il consigliere ha sottolineato che tali carenze riguardano soprattutto i bambini. «In nove anni di amministrazione presieduta da Giovanni Toti – ha aggiunto – non sono stati costruiti nuovi ospedali mentre quelli esistenti, in particolare nello spezzino, stanno crollando. Dopo 9 anni, dunque, la giunta è bocciata nella sanità e non va meglio nelle politiche ambientali, nella transizione energetica, nel trasporto pubblico ferroviario».

Sonia Viale (Lega Liguria Salvini) ha ribattuto: «I consumi delle famiglie sono cresciuti così come gli investimenti fissi lordi sono incrementati del 4,6% e il mercato del lavoro – ha aggiunto – nel 2023 ha raggiunto ottimi segnali di crescita, quindi chi deve essere bocciata è l’opposizione». Il consigliere ha rilevato che questi sono gli indicatori da tenere presente. «Io ho molta fiducia nella capacità di fare sistema della Liguria e ho grande fiducia nel percorso dell’autonomia, che non è una bandiera da alzare a seconda dell’opportunità politica, perché riguarda la forma di Stato e deve essere avulsa da qualsiasi opportunità politica temporanea e – ha ricordato alla minoranza – fino al 2919 abbiamo fatto un percorso insieme».