Albenga riesce a limitare al 2% l’aumento TARI imposto da ARERA a tutti i comuni. Se la media provinciale vede aumenti pari al 9%, infatti, grazie alle scelte oculate degli scorsi anni e al raggiungimento di un’alta percentuale di raccolta differenziata (75,04%, che rende Albenga un comune virtuoso) la Città delle Torri riesce a limitare l’aumento ad una percentuale al di sotto degli aumenti ISTAT previsti per legge.
Afferma la vicesindaco con delega al bilancio Silvia Pelosi: “Essere riusciti a limitare l’aumento TARI imposto da ARERA al 2% (i comuni della provincia di Savona, anche limitrofi a noi, hanno dovuto prevedere aumenti ben più consistenti) credo sia un grande risultato, frutto delle scelte amministrative degli ultimi anni.
La nostra amministrazione, in collaborazione con gli uffici e in questo caso con l’ufficio entrate, ha sempre effettuato scelte seguendo il principio del buon padre di famiglia e, in particolare, guardando ai cittadini e ad Albenga.
Proprio per questo siamo riusciti a migliorare notevolmente il servizio di raccolta differenziata arrivando oggi al 75,04%, senza mai aumentare le tariffe e per questo ci tengo a ringraziare anche Gianni Pollio che è stato assessore agli ambienti durante gli scorsi 5 anni.
Oggi ci viene imposto di effettuare l’aggiornamento di costi (considerando in particolare l’ aggiornamento Istat) sulla base dalle tabelle ARERA.
Da questi calcoli ne deriverebbe un aumento TARI ben più consistente per il Comune di Albenga, ma, grazie al censimento tributario degli anni 2016-2018, al controllo incrociato delle banche dati del Comune e di SAT (reso possibile attraverso la consegna delle chiavi per conferire nelle nuove campane) che ha permesso di portare alla luce diverse posizioni sommerse e ad una riduzione dei costi a carico del Comune con la razionalizzazione dei servizi ambiente e tributi, siamo riusciti a contenere l’aumento al 2%”.
I costi della raccolta rifiuti devono essere coperti al 100% dalla TARI. Migliorando sempre più la raccolta differenziata sarà possibile diminuire detti costi e conseguentemente la tariffa. Per l’anno in corso, stante la proroga di legge, le scadenze della TARI saranno tre: 15 settembre, 15 ottobre e 15 dicembre. È data facoltà agli utenti di pagare l’importo in unica soluzione con scadenza il 15 dicembre 2024.