Stretta sui bazar e i negozi etnici nei centri storici a Finale Ligure. Obiettivo: maggiore decoro e qualitร dei prodotti in vendita, a partire dal Made in Italy, e contrastare la vendita allโingrosso di esercizi non specializzati.
Lo ha stabilito una delibera di giunta comunale, nella quale รจ stato approvato lโatto dโindirizzo per conferire il mandato ufficiale al sindaco Angelo Berlangieri di avviare la procedura per lโadozione dellโIntesa con la Regione Liguria, prevista dallโart. 26 quater della Legge Regionale n.1 del 2 gennaio 2007, finalizzata a prevedere, ai sensi dellโart.31 comma 2 del DL 201/2011, โlimitazioni, per la tutela della sicurezza, del decoro urbano e delle caratteristiche commerciali specifiche dei centri storici, alle nuove aperture di determinate attivitร commerciali nei centri di Marina, Borgo, Pia e Varigottiโ.
Un primo forte provvedimento per salvaguardare il commercio locale e il tessuto dei negozi di vicinato che puntano sulle produzioni territoriali.
โLa delibera ci consente di avviare da subito, come promesso in campagna elettorale, il percorso previsto dalla legge regionale in materia di commercio โ afferma il sindaco finalese Berlangieri โ Questo, per valorizzare e tutelare uno degli asset strategici del sistema economico della nostra cittadina, ovvero la rete commerciale e di pubblici esercizi nei centri storiciโ.
โLa delibera in questione e lโadeguamento al dispositivo di regole previsto dalla normativa regionale, consentiranno di favorire le attivitร che puntano, ad esempio, sui prodotti provenienti da filiera corta o a km zero, lโenogastronomia di qualitร cosรฌ come lโartigianato tipicoโ.
โIl nuovo regolamento comunale che sarร stabilito, quindi, avrร effetti positivi anche sullo sviluppo economico e produttivo della nostra comunitร , e auspichiamo anche sullโoccupazioneโ conclude il sindaco.