Sanità, Piano socio sanitario regionale: la replica dell’assessore Gratarola al Pd

Nella foto: Angelo Gratarola

“Spiace notare che ancora oggi riceviamo lezioni di governance sanitaria da chi ha lasciato in dissesto la sanità ligure con un debito di 100 milioni di euro”. L’assessore alla Sanità Angelo Gratarola replica così alle parole del Gruppo regionale del Partito Democratico che oggi ha diffuso una nota sul Piano Socio Sanitario in fase di approvazione.

“È giusto ricordare anche che il debito accumulato da chi ora denuncia la presunta mancanza di governance – continua Angelo Gratarola – è stato prodotto nonostante le amministrazioni regionali di centrosinistra abbiano effettuato chiusure di presidi e i depotenziamenti degli ospedali di Albenga, Rapallo e Sarzana, con l’assoluta mancanza di qualsiasi progetto di rinnovamento. Se l’incapacità di governo del passato si somma alla superficialità del presente francamente resta solo l’impudenza di proporre soluzioni con cotanto curriculum. Quando si parla per esempio di ospedali realizzati, ricordando che nelle ultime amministrazioni di centrosinistra non solo non ne sono stati aperti di nuovi ma se ne sono chiusi alcuni, faccio notare che sono state avviate le progettualità per l’ospedale Felettino, il nuovo ospedale di Taggia, l’ospedale degli Erzelli, il nuovo Galliera, il nuovo Monoblocco del Santa Corona mentre sono già partiti i lavori per il nuovo Gaslini”.

Ma i rilievi proseguono anche su altre voci.

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“A proposito delle carenze di personale – continua Angelo Gratarola – pur riconoscendo le difficoltà e consapevoli che per molte figure il reperimento sul mercato del lavoro risulta difficile, nell’ultimo anno sono stati indetti concorsi che tra infermieri e Oss hanno portato all’assunzione di 1800 profili. Ulteriori concorsi sono stati programmati ad esempio per 400 infermieri nell’area vasta di Asl 1 e Asl 2 e Gaslini diffuso. Va anche sottolineato che in merito agli infermieri assunti nel confronto tra il 2019, periodo pre Covid, e il 2023 il numero di infermieri sul territorio ligure è aumentato di 408 unità (+4%). A proposito degli specialisti mancanti, detto che in primis il tema è legato alla carenza di alcune specializzazioni sul territorio nazionale sulle quali Regione Liguria non ha potere decisionale, il piano assunzioni delle aziende sanitarie locali prevede l’ingresso di 800 medici nel biennio 2023-2024”.

“In conclusione, posso certamente evidenziare che il Piano Socio Sanitario descritto dal Pd come una scatola vuota – evidenzia Angelo Gratarola – per il ministero della Salute risulta invece un documento nel quale ‘l’impostazione generale del piano riprende le indicazioni prioritarie della programmazione nazionale’, esprimendo particolare apprezzamento sulla descrizione della rete territoriale e sul potenziamento delle progettualità tese all’utilizzo di strumenti in grado di intercettare precocemente la fragilità in una fase in cui è ancora reversibile”.