L’Associazione Culturale Amici dell’Arte APS di Garlenda da molti anni organizza mostre collettive a tema: quest’anno la scelta è caduta su Prometeo. I miti dell’antica Grecia raccontano così il Mito di Prometeo:
Senza fuoco ed esiliati sulla terra, gli uomini morivano nella disperazione e Prometeo, dolente per la sorte delle sue creature, decise di intervenire. Con l’aiuto di Atena entrò nell’Olimpo, rubò il fuoco e lo portò loro, pur sapendo che la punizione di Zeus sarebbe stata lunga e spietata.
Questa non si fece attendere. Il re degli dèi fece incatenare Prometeo nudo sulla rupe più alta ed esposta alle intemperie della catena montuosa del Caucaso, per farlo poi sprofondare nel Tartaro. Inviò poi un’aquila che gli squarciasse il petto per mangiarne il fegato, che ogni notte ricresceva, per essere dilaniato di nuovo il giorno successivo.
Grande fu la sofferenza del Titano, che resisteva ai più atroci dolori pur di vedere rifiorire la vita degli uomini. Il fuoco creò una rivoluzione nella loro precaria esistenza. Con la luce poterono illuminare le loro caverne e con il calore scaldarsi, cuocere il cibo e difendersi dalle belve, ponendo fine così alla dura vita da nomadi, per diventare agricoltori stanziali.
Il loro numero crebbe e tutto cambiò grazie al dono di una “scintilla” di fuoco.
Dopo una lunghissima sofferenza, si parla di tre mila anni, finalmente Prometeo fu liberato grazie all’intervento di Ercole, che uccise l’aquila e spezzò le catene che lo imprigionavano.
Prometeo è l’emblema del dio trasgressore e benefattore che rinuncia alla sua condizione privilegiata per amore dell’uomo, sua creatura. È un racconto di grande attualità, anche ai giorni nostri, poiché molti sono gli esempi di persone che hanno sacrificato la propria vita per il bene altrui.
La storia del Titano Prometeo è assurta a metafora del sacrificio altruistico della vita per il bene comune e molti sono i “prometei” anonimi che ogni giorno agiscono in silenzio.
Organizzazione: Saranno presenti all’inaugurazione numerose personalità della cultura e dello spettacolo, fra cui l’architetto Marco Melgrati, sindaco di Alassio, ed il dottor Alfredo Sgarlato, psicologo e giornalista culturale, che presenterà la mostra al pubblico.
Il Circolo “Amici nell’Arte” APS (www.amicinellarte.it) ha colto l’opportunità offerta dal Comune di Alassio per presentare presso la pregevole location della ex-Chiesa Anglicana questa mostra d’arte, che vede la partecipazione di 20 pregevoli artisti.
Eventuali recapiti specifici dell’evento: Comune di Alassio (SV) / Ufficio Turismo-Manifestazioni – tel. +39 0182 602 265 / +39 0182 602 253 – fax +39 0182 471 838.
Catalogo: Si è optato per una versione “digitale” del catalogo, al fine di allinearsi agli standard tecnologici attuali (e-book, pubblicazioni on-line, …), con un occhio di riguardo verso l’Ambiente. È stata realizzata inoltre la locandina dell’evento, che si allega.
Patrocini: Comune di Alassio – Regione Liguria – Provincia di Savona – Comune di Garlenda – Circolo Artistico-Culturale “Amici nell’Arte” APS.
Curatori: La mostra è curata dalla Commissione Artistica del Circolo “Amici nell’Arte”. Relatore della stessa, il dott. Alfredo Sgarlato, psicologo e giornalista culturale.
Artisti: Walter Accigliaro, Maidè Aicardi, Cesare Botto, Pietrina Cau, Annamaria Giraudo, Sergio Giusto, Guro Håkensen (Norvegia), Domen Lombergar (Slovenia), Rudy Mascheretti, Véronique Massenet (Francia), Pascal McLee, Constantin Neacsu (Romania), Maria Fausta Pansera, Francesco Pellicanò, Ylli Plaka (Albania), Franco Ravera, Silvio Rosso, Claudio Signanini, Carmen Spigno e Luisa Tinazzi.