Questa mattina nella Sala Rossa del Comune di Savona, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Nicoletta Negro, delle rappresentanti di Auser e di molti docenti èstato presentato l’anno accademico 2023-2024 di UniSavona, l’università degli adulti, che riparte ufficialmente a ottobre con le iscrizioni e poi a novembre con le lezioni.
“Ci piace definire UniSavona – spiega l’Assessore Negro – una università per tutti, a prescindere dall’età, dal grado di istruzione e dalle possibilità economiche. Il costo, infatti, è simbolico, perché non vogliamo monetizzare i corsi, ma dare la possibilità a tutti i savonesi di accedere a questa bellissima opportunità”.
L’Assessore Negro ricorda anche che “UniSavona è una realtà storica del territorio, che nasce nel lontano 1986. Negli ultimi anni gli iscritti erano andati calando, poi c’è stata la sospensione totale dei corsi dovuta alla pandemia. Ma se ne sentiva la mancanza, per questo ci siamo attivati per far ripartire questa realtà che a fine anni Novanta aveva un’offerta didattica e un numero di iscritti davvero importante”.
Con l’intento di far ripartire UniSavona, l’amministrazione ne ha affidato la gestione ad Auser che dopo un lavoro di mesi, passati a riorganizzare il servizio, ricontattare i docenti e andare in cerca di nuove proposte, riparte con un’offerta davvero ricca (una sessantina di corsi contro i 30 circa del 2020, anno dell’ultimo libretto) e con molte novità che verranno spiegate nel dettaglio con un’iniziativa pubblica che si terrà nel mese di settembre durante la quale verrà illustrato il piano dell’offerta formativa e verrà presentato il tradizionale libretto. Tra le novità più importanti, ad esempio, va evidenziata la collaborazione con il Campus Universitario – ed è la prima volta per UniSavona – che ospita nelle aule dell’ateneo a Legino tre corsi tenuti da suoi docenti.
“Con l’affidamento – dicono Anna Giacobbe e Nicoletta Riva di Auser – abbiamo contattato tutti i docenti di allora e abbiamo anche aggiunto nominativi di esperti nei vari settori che ci sembrava opportuno interpellare. Molti hanno dimostrato una grande disponibilità e, ad oggi, a pochi giorni dalla redazione del nuovo libretto, siamo già a circa 60 proposte didattiche e altre ancora che sono in via di definizione”.
Si va dai corsi su ambiente ed ecologia, all’arte, all’architettura e all’urbanistica. Ci sono, inoltre, proposte che riguardano benessere psico-fisico, cinema, televisione e teatro, cultura materiale (cucina-enologia) arte, storia e cultura del nostro territorio, digitalizzazione, socialmedia, smartphone, discipline orientali, filosofia, fisco facile, fisica, letteratura e mito, lingue straniere, medicina e prevenzione, sport e tempo libero, storia contemporanea, teologia.
Per accedere ai corsi si pagano 47 euro per cinque corsi, ogni corso aggiuntivo costa 7 euro.
Le lezioni si terranno in diversi luoghi della città: ci saranno lezioni negli spazi comunali, ma anche sale messe a disposizione con grande generosità da associazioni della città.
Corsi, ma anche eventi collaterali, Giacobbe e Riva anticipano qualche altra novità del prossimo ciclo: “L’anno accademico sarà affiancato da eventi collaterali, come le iniziative di realtà culturali locali che, pur non presentando corsi veri e propri, saranno presenti nell’offerta didattica. Ma stiamo organizzando anche conferenze e alcuni viaggi-itinerari culturali per completare un palinsesto ricco, in grado di rispondere alle esigenze di una platea molto vasta”.