Nel trentunesimo anniversario della strage di via d’Amelio, in cui venne ucciso il magistrato Paolo Borsellino assieme agli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, per commemorare una delle pagine più dolorose e drammatiche della lotta alla mafia il presidente del consiglio regionale Gianmarco Medusei, insieme al presidente della VI commissione Consiliare Roberto Centi, ha guidato questa mattina una camminata simbolica di 1658 passi (la bomba di via Amelio esplose alle 16:58) dal civico 97 r di via Canneto il lungo, davanti a uno degli immobili confiscati alla criminalità organizzata, fino alla sede del Consiglio regionale in via D’Annunzio.
Consiglieri regionali e assessori della Giunta hanno camminato dietro al Gonfalone della Regione Liguria insieme ai rappresentanti della Fondazione Gigi Ghirotti Genova ETS che ha attualmente in uso gli spazi di via Canneto: il presidente Franco Henriquet, il vice presidente Stefano Rossi e il consigliere Maurizio Bosano.
L’iniziativa è stata decisa in risposta all’invito della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni che ha proposto una commemorazione comune dell’anniversario, da condividere nella settimana in corso con tempi e modalità da stabilire in ogni regione.
«Nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata – ha detto Medusei – l’unità delle istituzioni è fondamentale. Per questo non abbiamo esitato ad aderire all’iniziativa della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni, che si è riunita proprio la settimana scorsa a Palermo in seduta plenaria: la nostra camminata di oggi, un piccolo gesto simbolico che parte da uno dei locali sequestrati alla mafia dove la Fondazione Gigi Ghirotti ha aperto un punto di informazioni per la sua opera di assistenza domiciliare, fa presente anche in Liguria la solidarietà alle vittime passate e presenti della mafia, che è nella nostra regione come nel resto d’Italia. Siamo con chi ha perso la vita e con chi vorrebbe lavorare e vivere onestamente ma deve far fronte ogni giorno a prepotenze, ingiustizie e soprusi. Ci siamo non solo oggi ma ogni giorno, con il grande lavoro della nostra VI Commissione».
«Sono soddisfatto della partecipazione all’iniziativa di oggi, anticipata di un giorno rispetto alla ricorrenza di via D’Amelio per farla coincidere con la seduta del Consiglio – ha detto Centi – La staffetta di oggi intende legare il tema delle mafie, operanti purtroppo anche in Liguria, con quello del recupero dei beni confiscati, che in tutta la regione sono più di 400. Su questi beni si è concentrato il nostro sforzo per produrre un testo di legge unificato in collaborazione con la Giunta per il governo di tutti i beni sequestrati in Liguria, per garantire continuità all’importante aiuto economico concesso negli ultimi anni per quei comuni che intendono ristrutturarli, sulla scia del bando regionale del 2022, che ha avuto un’ottima accoglienza, e come stabilito da un ordine del giorno votato all’unanimità lo scorso dicembre, che prevede un aumento di 100 mila euro sulle risorse messe a disposizione. La lotta alla mafia, sull’esempio di Borsellino e Falcone, passa anche “sulle nostre gambe”, soprattutto se esse portano il peso responsabilizzante delle istituzioni che rappresentiamo».