“L’Agenzia regionale ligure per i rifiuti (Arlir) rappresenta uno strumento fondamentale per migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti e aiutare gli enti locali nel gestirla: tra le sue funzioni c’è infatti quella di rendere più praticabili le procedure per realizzare gli impianti, oltre ad assumersi la competenza della regolazione dei servizi come previsto dalla nuova disciplina dell’Autorità nazionale Arera, due aspetti che hanno da sempre creato difficoltà ai Comuni”. Così l’assessore regionale all’Ambiente e al Ciclo delle Acque e dei Rifiuti, rispondendo alle critiche avanzate dalle opposizioni in consiglio regionale sul tema della nuova Agenzia regionale per i rifiuti.
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Per quanto riguarda i costi per attivare l’Agenzia, “non ci sarà alcun peso sulle tasche dei cittadini liguri: la norma che ha istituito Arlir – spiega l’assessore – non prevede aumenti nei costi, ma semplicemente una diversa ripartizione delle competenze, distribuendo in modo diverso degli oneri economici che già vengono versati dai Comuni alle Provincie per la gestione dei rifiuti, attribuendone una parte all’Agenzia. Inoltre – ribadisce l’assessore – per i due anni di avviamento, il 2023 e il 2024, Regione Liguria ha già previsto un contributo circa 1 milione di euro da risorse del proprio bilancio, senza alcun aggravio per i Comuni”.
“La legge regionale che ha dato vita all’Arlir – conclude l’assessore all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti – consente inoltre di separare le funzioni di regolazione di servizi ed impianti da quella di regolazione economica degli stessi, che in base alla normativa nazionale devono essere gestite da enti diversi, operando una distinzione tra chi assegna i servizi e chi approva il piano economico finanziario: in sostanza, Arlir sarà una struttura di garanzia, in grado di assicurare l’imparzialità, evitare possibili conflitti di interessi e rendere più efficiente il sistema, consentendo alla Liguria di chiusura del ciclo che la renderà autosufficiente e arrivare, in prospettiva, a una riduzione della Tari a carico dei cittadini”.