Cassa commercio Liguria: estese le agevolazioni a fondo perduto anche per chi realizza o ammoderna dehors e chioschi all’aperto e per chi investe in soluzioni energetiche

euro costruzione

Regione Liguria estende ulteriormente Cassa Commercio Liguria, lo strumento da 10,9 milioni di euro attivato a luglio scorso per favorire l’accesso al credito delle imprese. Grazie alle nuove modifiche, approvate in giunta regionale, le imprese del settore potranno infatti richiedere le sovvenzioni in forma di contributo a fondo perduto anche per la realizzazione, l’ampliamento o la modifica di chioschi e dehors posti su aree pubbliche e per investimenti per la tutela ambientale e l’uso più razionale delle risorse incluse le misure volte all’efficientamento energetico e all’impiego di fonti di energia rinnovabili.

“Abbiamo sempre detto che Cassa Commercio Liguria non è un provvedimento scolpito su pietra – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico e al Commercio – Con queste nuove modifiche, accogliamo le richieste proposte dalle associazioni di categoria del settore di estendere le condizioni per l’accesso alle sovvenzioni in forma di contributo a fondo perduto al 50%, anche per la realizzazione, ampliamento o modifica di chioschi e dehors posti all’esterno degli esercizi di somministrazione. E in più, in ragione della necessità di mitigare gli effetti negativi sul sistema imprenditoriale legati al caro energia e alle difficoltà di approvvigionamento, consentiamo pari agevolazione, anche a chi volesse aumentare le prestazioni energetiche attraverso investimenti di efficientamento e di impiego di fonti rinnovabili”.

Analogamente a Garanzia Artigianato Liguria, lo strumento omologo per il settore artigiano, anche per Cassa Commercio Liguria è stato prorogato al 30 settembre 2023 il termine per la rendicontazione delle spese.

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“Prosegue il lavoro di costante miglioramento delle agevolazioni per le microimprese del commercio, dei servizi e del turismo previste da Cassa Commercio Liguria – dicono Ornella Caramella, direttore Confcommercio Liguria e Andrea Dameri, direttore Confesercenti Liguria – il tema della riqualificazione delle aree pubbliche e dell’efficientamento energetico sono sicuramente centrali sia oggi, che in prospettiva. Ringraziamo ancora una volta l’Assessore e i suoi uffici per la pronta ed efficace risposta alle nostre richieste di estensione dei beneficiari del contributo a fondo perduto previsto”.

“Il sistema camerale ligure accoglie senz’altro con favore l’ampliamento della portata di intervento della Cassa Commercio Liguria, uno strumento che, ancor più nella fase attuale di difficoltà per le aziende di tutti i settori economici dovuta all’innalzamento del costo del denaro, persegue con efficacia l’obiettivo di agevolare le imprese nel reperimento dei mezzi finanziari necessari per lo sviluppo della propria attività” commentano all’unisono il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Enrico Lupi, e il presidente della Camera di Commercio di Genova, Luigi Attanasio.

Si ricorda che “Cassa Commercio Liguria”, con una retroattività al 1° gennaio 2021, prevede a favore delle imprese commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande strumenti come la riassicurazione, che opera sulle garanzie rilasciate dai Confidi convenzionati con il gestore; l’abbattimento dei costi collegati alla concessione della garanzia per la quota del 3% dell’importo su cui la stessa insiste; la sovvenzione in forma di contributo interessi/canoni pari, per la quota dell’operazione finanziaria ammessa, agli interessi risultanti da un piano di ammortamento sviluppato al tasso del 2%; un contributo a fondo perduto, nella misura del 50% del finanziamento agevolato e fino ad un importo massimo di 20 mila euro, a favore delle imprese del settore in possesso di uno dei requisiti previsti dal regolamento (neo costituite, under 35, femminili, con almeno 20 anni di attività, detentrici del marchio “Botteghe Storiche” e “Liguria Gourmet”, localizzate in comuni con meno di 5 mila abitanti, etc.).

Il pacchetto di incentivi ammette spese per acquisto, costruzione, ampliamento e ammodernamento dei locali; acquisizione di rami d’azienda; acquisto di attrezzature e macchinari nuovi e usati; acquisto di software, brevetti e servizi reali, spese per estero; acquisto di scorte e circolante.