Ad Albenga la minoranza abbandona il Consiglio comunale, sindaco: “Disperati e privi di argomenti”

Entrata e Stemma del Municipio di Albenga

“Una minoranza disperata e priva di argomenti di fronte ad un bilancio che dimostra, con i fatti, la buona gestione della cosa pubblica da parte dell’Amministrazione” con queste parole il Sindaco Riccardo Tomatis, la Giunta e i consiglieri di maggioranza commentano l’abbandono dell’assemblea del consiglio comunale di ieri sera, giovedì 27 aprile.

I consiglieri di minoranza, dopo la discussione della mozione da loro presentata sull’abbattimento delle barriere architettoniche presso l’Esercizio Distribuzione Gas S.R.L. in Via Papa Giovanni XXIII e votata all’unanimità, hanno chiesto di poter invertire l’ordine del giorno votando per primo il nuovo Presidente e il CDA della Scuola Materna “Ester Siccardi”. Solo a quel punto hanno deciso di abbandonare il consiglio comunale senza dare alcuna spiegazione del proprio gesto (tranne il consigliere Roberto Tomatis che ha tentato di fornire una sua spiegazione).

Commenta il sindaco Tomatis: “Evidentemente avevano già calcolato di voler abbandonare l’aula subito dopo aver messo su il triste teatrino al quale abbiamo assistito ieri sera”.
“La cosa più grave è che, a parte il consigliere Roberto Tomatis che pur abbandonando l’aula ha tentato di dare una motivazione alla sua scelta, i consiglieri di minoranza – tranne il consigliere Riccardo Minucci che ha partecipato al consiglio comunale fino alla fine – lo hanno fatto adducendo una non precisata irregolarità del bilancio, ma senza dare ulteriori spiegazioni, nonostante le insistenti richiesti provenienti da tutta la maggioranza, in particolare proprio dall’Assessore al bilancio Silvia Pelosi e dai consiglieri comunali Emanuela Guerra e Vincenzo Munì” spiega la maggioranza.

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Continua il primo cittadino: “Non hanno trovato di meglio di addurre un vizio di forma, poi smentito dal parere del segretario comunale, nel tentativo di non far approvare il bilancio. Un maldestro tentativo di ostacolare i lavori di un’Amministrazione che con coscienza, serietà e buona gestione del bilancio è riuscita ad avere a disposizione una somma ingente per effettuare importanti interventi per la città.
Evidentemente a quella minoranza che ieri sera ha abbandonato l’aula in quel modo, non interessa il bene della collettività e dei cittadini.
Hanno provato a bloccare l’investimento di oltre 600 mila euro per gli impianti sportivi. Questo significa che a loro dei giovani e dello sport nulla interessa.
I 600 mila euro per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Evidentemente a loro non interessano neppure gli studenti.
Le risorse per i piani viabili e i marciapiedi con il contestuale abbattimento delle barriere architettoniche. Non gli interessa neppure dei cittadini e delle persone con disabilità. I fondi per la messa in sicurezza di rii e canali, a loro non interessa neppure la sicurezza idrogeologica del territorio e, conseguentemente, dei cittadini e degli imprenditori agricoli.
Insomma – conclude il sindaco – per un presunto vizio formale, hanno provato a impedire la realizzazione di importanti opere a favore della città. Per fortuna questo tentativo non solo non è andato a buon fine, ma ha dimostrato qual è il vero valore e quali sono i veri interessi del centrodestra albenganese. Credo che i cittadini sapranno tenerne conto”.

Aggiunge Emanuela Guerra consigliere comunale di maggioranza: “È vergognoso andare via senza dare spiegazioni. Il Presidente del Consiglio Diego Distilo, alla richiesta di spiegazioni, è scappato. Il loro è stato un vano tentativo di bloccare investimenti importanti e l’attività amministrativa a favore della città”.

Il consigliere Vincenzo Munì sottolinea: “L’unico obiettivo centrato dalla minoranza ieri sera è stato quello di dimostrare una volta di piu’ ai cittadini di Albenga, la propria totale inadeguatezza a ricoprire qualsivoglia ruolo in amministrazione comunale”.
Ed insieme al sindaco Munì ha ringraziato il consigliere di minoranza Minuci per non aver abbandonato l’aula interpretando in maniera corretta il suo ruolo in amministrazione e avendo a cuore il bene della città.
“La verità è che chi ieri ha abbandonato l’aula, senza nemmeno dare una spiegazione, rappresenta una minoranza politicamente disperata, che non ha altri argomenti che la polemica e la caciara, per rispondere ai progetti di sviluppo e agli investimenti sulla città previsti nei prossimi mesi e fortemente voluti dall’Amministrazione.” conclude Munì.

Aggiunge il consigliere comunale Raiko Radiuk in particolare rivolgendosi al Presidente Distilo: “Oltre allo spettacolo vergognoso di alcuni consiglieri di minoranza, sottolineo che il ruolo del Presidente del Consiglio è anche quello di valutare l’ammissibilità o meno dei punti all’ordine del giorno e la loro corretta comunicazione, notifica o messa a disposizione, altrimenti il suo ruolo risulterebbe completamente svuotato di significati e funzioni, e il compenso previsto per lo stesso si ridurrebbe a mero gettone di presenza. Anche per questo è ancor più grave il suo abbandono dell’aula consigliare dove riveste un ruolo importante e ben preciso. Se non è in grado di portarlo avanti dovrebbe dimettersi”.

Il consiglio comunale dopo essersi interrotto per permettere al segretario comunale la dottoressa Anna Nerelli di studiare la pratica e valutare le contestazioni della minoranza è ripreso tralasciando, in via prudenziale, la discussione sul rendiconto di bilancio che sarà affrontata tra 20 giorni in una nuova seduta di consiglio comunale.
Ha spiegato infatti la dottoressa Nerelli: “Sui temi sollevati dalla minoranza (ndr la mancata notifica dei documenti relativi al bilancio inoltrati comunque via mail e in disponibilità a tutti i consiglieri) intendo leggere gli articoli del TUEL (Comma 2 art 227) e del regolamento. In entrambi i testi si parla di “Messa a disposizione” dei documenti. Non si specifica la modalità con la quale deve avvenire la messa a disposizione, avvenuta, come da prassi in uso da diversi anni, con lettera protocollata e comunicata tramite mail istituzionale.
Ritengo quindi che possa ritenersi regolare l’avvenuto deposito della documentazione e la messa a disposizione della stessa, tuttavia, nelle more di un approfondimento giurisprudenziale, per principio di prudenza contabile e buona amministrazione è opportuno il ritiro del punto per un rinnovo del deposito”.

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