Comune di Andora, al via la distribuzione dei contributi a fondo perduto

Contributi per le imprese che hanno subito flessioni nei ricavi a causa della pandemia. Siffredi: “In questa fase il Comune distribuirà contributi per circa 160mila euro”

Al via la liquidazione da parte del comune di Andora dei contributi a fondo perduto per le imprese che hanno dimostrato di aver subito una flessione dei ricavi di almeno il 25% a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. In questi giorni, alcuni titolari hanno già ricevuto il bonifico sul conto. Man mano che si concluderanno le operazioni di controllo sulla documentazione presentata, la Ragioneria comunale procederà con nuovi pagamenti.


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Si tratta di contributi a fondo perduto che vanno da un minimo di 1000 a un massimo di 5000, a seconda del fatturato – spiega Corrado Siffredi, Consigliere delegato al Commercio che ha seguito con il Sindaco Mauro Demichelis e con l’Assessore al Bilancio Fabio Nicolini, la realizzazione del bando pubblicato nel dicembre scorso che metteva a disposizione 500 mila euro di fondi  – Gli uffici comunali, espletati tutti i controlli, hanno proceduto ai primi pagamenti. I titolari delle piccole e medie imprese hanno dimostrato di apprezzare questa iniziativa che ha riconosciuto quanto significativi siano stati gli sforzi economici fatti per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro e  dotare i lavoratori di tutti i presidi di legge nel periodo della pandemia. Sono state 79 le imprese che hanno presentato domanda. Sono state liquidate le prime dodici attività risultate idonee, nelle prossime settimane il Comune procederà a fare ulteriori mandati, secondo la graduatoria realizzata da un ente esterno al comune.  In questa fase il Comune distribuirà contributi per circa 160mila euro.”.

 In graduatoria sono entrate circa una cinquantina di imprese di Andora, che avevano i requisiti fra cui l’essere in regola con i pagamenti dei tributi locali.  I contributi a fondo perduto erano destinati alle micro, piccole e medie imprese di Andora che nel 2021 abbiamo subito un peggioramento del risultato economico dell’esercizio di almeno il 25 % rispetto al 2019. Le imprese dovevano essere iscritte alla CCIAA, Camera di commercio, industria e artigianato, avere partita IVA, con  domicilio fiscale e la sede operativa sul territorio di Andora, in regola con il pagamento dei tributi locali e in regolarità contributiva, non in stato di fallimento, liquidazione o amministrazione controllata. A garanzia di imparzialità la stesura  della graduatoria è stata curata da un ente esterno al comune.

I beneficiari hanno un solo obbligo – dice Siffredi – Debbono impegnarsi a tenere aperta l’attività per i dodici mesi successi all’assegnazione”.